Imposte su donazioni e successioni, la novità del governo, inserita nel nuovo decreto legge delega per la riforma fiscale prevede una semplificazione di tutte le procedure, con l’inserimento di tariffe forfettarie, esenzioni su alcune tasse e soprattutto un calcolo facilitato da meno documenti obbligatori da presentare e un invio delle dichiarazioni in modalità telematica e precompilata. L’obiettivo, come confermano le bozze del decreto attuativo, che è stato esaminato dal Consiglio dei Ministri questa mattina in via preliminare, le riduzioni degli obblighi per i contribuenti, pur essendo graduali garantiranno un meccanismo premiante soprattutto per coloro che verseranno gli importi anticipatamente, cioè direttamente al trasferimento dei beni o alla successione.



In questo modo, come sottolinea il Sole 24 Ore, la programmazione delle entrate sarà più efficiente, non solo per i contribuenti. E l’importo sarà calcolato in base al valore effettivo del  bene al momento del trasferimento. In arrivo anche tariffe fisse e forfettarie per i servizi catastali e ipotecari, un importo unico che comprenderà anche l’imposta di bollo, e i tributi speciali.



Donazioni e successioni, riforma fiscale semplifica le procedure con l’unificazione dei tributi e calcolo precompilato

Tra le novità della legge delega alla riforma fiscale introdotta con il decreto attuativo in merito alle imposte per le procedure di successione e donazione, entra anche, come principio generale l’autoliquidazione. Cioè i contribuenti potranno liquidare l’imposta entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione e, una volta pagata, questa diventerà imposta principale. Per quanto riguarda i passaggi generazionali, come ad esempio il trasferimento aziendale ad altri membri della famiglia, questi non saranno soggetti ad alcuna imposta.



A patto che la direzione dell’azienda venga mantenuta dagli stessi membri ai quali è stata ceduta, per almeno 5 anni. Per le donazioni indirette entrerà invece in vigore l’interpretazione che era già stata espressa dalla Cassazione, e cioè che il prelievo scatta soltanto se viene la liberalità viene espressa in dichiarazioni rilasciate a seguito di accertamento. Saranno inoltre esenti da imposte le donazioni con liberalità d’uso come ad esempio i regali di natale o le mance.