A tutti gli effetti è da considerare tra le più gravi piaghe sociali, tra i mali da estirpare con una denuncia costante ponendo costantemente l’accento sull’urgenza del tema. Il bullismo continua a mietere vittime, soprattutto purtroppo tra i più giovani. Tocca il cuore la storia di Leonardo, raccontata in questi giorni dai media; nello studio di Domenica In è arrivata oggi la madre, Vicktoryia Ramanenka, accompagnata dall’avvocato che per il ragazzo ha svolto quasi un ruolo genitoriale.



Vicktoryia Ramanenka, la mamma del piccolo Leonardo, ha raccontato nei minimi dettagli il periodo prima della tragedia; prima che il ragazzo vittima di bullismo arrivasse a compiere il gesto estremo. Tutto parte dalla scelta di cambiare scuola: “Aveva scelto un istituto che pensava fosse vicino alle sue ambizioni, poi si rende conto che non era quello che voleva e così a settembre ha iniziato nella nuova scuola”. La madre di Leonardo ha poi aggiunto: “E’ accaduto tutto in poco meno di un mese… Io noto subito un suo cambiamento, infatti volevo andare dai carabinieri. Prima ovviamente avevo parlato con lui, mi disse: ‘Aspetta, domani ci parlo e poi nel caso ci andiamo’…”.



Suicidio Leonardo vittima di bullismo, la mamma Vicktoryia Ramanenka a Domenica In: “Tanti ragazzi soffrono come lui…”

A prendere la parola è stata poi l’avvocato di famiglia, perno anche nella crescita del piccolo Leonardo – 15enne che ha scelto la strada del suicidio dopo essere stato vittima di bullismo – spiegando come si è arrivati all’estremo gesto. “Leo già dai primi giorni del nuovo anno scolastico tutte le mattine si alzava sempre meno entusiasta; non voleva più andare a scuola. Arriviamo così al 6 ottobre dove parla prima con la mamma, Vicktoryia Ramanenka, e gli racconta di questi ragazzi che tutto il giorno in maniera continua lo prendevano in giro per il suo cognome”. Il legale ha poi aggiunto: “Gli dicevano parole irripetibili, pesanti e volgari; quasi tutte a sfondo sessuale. Negli spogliatoi della palestra gli strizzavano i capezzoli, gli davano manate nelle zone intime facendogli molto male; un comportamento costante”.



Straziante il ricordo dell’avvocato di famiglia, nel raccontare gli ultimi attimi prima del suicidio di Leonardo, 15enne vittima di bullismo. “La domenica dopo cena prima di andare a dormire sottrae le chiavi della cassaforte al padre… Lui vede l’armadio aperto e l’arma non c’era più. Leonardo aveva staccato anche il wifi per evitare che la telecamera riprendesse. E’ andato via in ciabatte uscendo dal retro senza chiudere il cancello; sono state subito allertate le forze dell’ordine ma da quello che ci risulta dopo poco lui si era già tolto la vita”. Con la madre di Leonardo – Vicktoryia Ramanenka- a fare da eco, l’avvocato ha aggiunto tra le lacrime: “Noi vogliamo la verità, è stato detto che lui ha compiuto quel gesto per un 4,5 e mezzo a scuola; cosa che noi non abbiamo mai detto e che soprattutto lui non poteva sapere”. La madre di Leonardo chiude poi con parole decisamente importanti ed emblematiche: “Non mi fermerò, non c’è giustizia, non c’è una legge in Italia contro il bullismo; tanti bambini continuano a soffrire come Leonardo…”.