Scattano oggi le esercitazioni navali in Sud Africa denominate Mosi II alla presenza dei mezzi navali di Russia e Cina. Al largo delle coste sudafricana la marina delle tre nazioni terrà delle esercitazioni così come fatto sapere dalla SANDF, Forza di difesa nazionale sudafricana in un comunicato. Le giornate di esercizi marini andranno avanti fino al prossimo 27 febbraio, quindi per dieci giorni, al largo della città di Durban nonché a Richards Buy, e l’obiettivo sarà quello di condividere, fra le tre marine, le capacità e conoscenze operative. “L’esercitazione di quest’anno vedrà la partecipazione di oltre 350 membri del personale Sandf di vari rami di servizi e divisioni”, si legge nella nota ufficiale diramata.
Non è la prima volta che in Sud Africa si tene un’esercitazione militare di questo tipo, visto che già 4 anni fa, precisamente nel 2019, qualcosa di molto simile era accaduto a Città del Capo. Ovviamente le esercitazioni congiunte fra Sud Africa, Russia e Cina hanno provocato delle reazioni molto critiche da parte dell’Opposizione del partito al governo Anc, che sottolineano come l’esecutivo stia facendo giocare il Paese al ruolo di “utile idiota” riferendosi al conflitto fra Ucraina e Russia, abbandonando poi in maniera “irresponsabile” la posizione neutrale che Pretoria ha sempre mantenuto a livello internazionale.
SUD AFRICA, ESERCITAZIONI CONGIUNTE CON RUSSIA E CINA: LA DATA SCELTA…
Le preoccupazioni principali riguardano in particolare il test che la marina della Russia effettuerà sul suo Zircon, il missile ipersonico e che verrà lanciato dalla corazzata di Mosca Admiral Gorshkov. Tra l’altro anche la data scelta per le esercitazioni militari in Sud Africa lascia molto perplessi, visto che il prossimo 24 febbraio, quindi nel cuore degli “allenamenti” militari, ricorrerà il primo anno di conflitto in quel di Kiev.
Alle numerose manifestazioni di protesta aveva comunque replicato negli scorsi giorni il ministro degli esteri russo, Lavrov, che aveva spiegato: “Per quanto riguarda le esercitazioni navali, penso che non ci sia nulla da commentare. Tre Paesi sovrani conducono esercitazioni senza violare alcuna norma del diritto internazionale. Non capisco come possano provocare reazioni ‘contrastanti’”.