ONU: “30 mila civili in fuga in Sud Sudan”

Ciò che sta avvenendo in Sud Sudan è una delle tante crisi dimenticate, o forse ignorate, quelle chiamate esplicativamente guerre dimenticate. Ne ha parlato recentemente l’organizzazione delle nazioni unite che ha lanciato l’allarme in merito ad almeno 30 mila civili costretti a fuggire da una violenta e sanguinaria guerra civile. Il 24 dicembre, infatti, l’area amministrativa di Greater Pibor ha subito un attacco da parte delle forze armate del vicino stato di Jonglei.



Tutto questo, inoltre, si inserirebbe all’interno della violenta crisi che da un mese sta assediando lo stato dell’Alto Nilo e che avrebbe sradicato migliaia di persone dalle loro case. “Le persone hanno sofferto abbastanza”, ha dichiarato La portavoce dell’ONU, incaricato del coordinamento in Sud Sudan, Sara Beysolow Nyanti, “donne, bambini, anziani e disabili sopportano il peso maggiore di questa crisi prolungata”. Una crisi che piano piano sta allertando anche i partner internazionali dell’ONU, che unanimemente hanno dichiarato una grave preoccupazione, chiedendo un rapido intervento ai leader del Sud Sudan che da anni non sembrano intenzionati a fare nulla per ridurre le violenze.



Cosa sta succedendo in Sud Sudan?

La storia del Sud Sudan sembrava, nel 2011, una storia di redenzione e di rivalsa. In quell’occasione, infatti, il paese riuscì ad ottenere l’indipendenza dal Sudan dopo mezzo secolo di battaglie civili. Nacque, così, quello che venne definito il “paese più giovane al mondo”, con un’infinità di pagine di storia da scrivere davanti a sé. Tuttavia, in appena due anni il paese è diventato teatro di una delle più volente e feroci guerre civili ed etniche, che incessantemente sono andate avanti fino al 2018, quando si riuscì a siglare un trattato di pace.



Seppur il 2018 sembrasse, per il Sud Sudan, un nuovo punto di partenza, così non fu e formalmente la guerra civile ed etnica non si è mai concretamente arrestata. Si tratta per lo più di sporadici ma feroci episodi di violenza, che finiscono sempre per pesare di più sulle spalle dei civili, usati come arma contro i governi. Gli sfollati sarebbero più di 2 milioni attualmente, mentre degli 11 milioni di cittadini almeno 8 milioni soffrono la fame. Lo rivela un rapporto della ONG Global Rights Compliance Foundation, che sostiene anche che “sia le forze governative del Sud Sudan sia quelle ribelli stanno usando la fame come deliberata tattica per spingere i civili alla fuga“.