E ora sarà interessante vedere che cosa succederà a Barcellona. Finora i catalani avevano sdegnosamente snobbato la Spagna, al punto che il loro sindaco – Jordi Hereu – aveva vietato l’installazione di maxischermi per seguire le evoluzioni del Mondiale. Ma ora, con la squadra in finale, che si fa? Persino nei Paesi Baschi si sono entusiasmati per le Furie Rosse, soltanto la Catalogna rivendica la sua diversità. Una diversità che non ha ragione di esistere, visto che proprio il Barcellona rappresenta (con e più del Real Madrid) la ragione sociale della squadra di Vicente Del Bosque. Contro la Germania ha deciso una capocciata di Puyol, in squadra c’erano anche Piquè, Xavi, Iniesta, Busquets, Pedro e il neo blaugrana David Villa: ignorare in questo momento la Spagna sarebbe un controsenso storico (in termini nobili) oppure una stupida testardaggine (in termini più terra terra).
Semifinale meno avvincente, quella di Durban. Due squadre attente a non scoprirsi, ad attendere la mossa dell’avversario. Coraggioso Del Bosque, che ha rinunciato a un simbolo come Fernando Torres per dare maggiore equilibrio alla squadra. Meno fortunato Joaquim Loew, che si è trovato all’appuntamento privo del suo uomo più in forma, Thomas Mueller, decisivo per gol realizzati e assist offerti. Non solo: la Germania ha dato anche l’impressione di essere affaticata più del previsto, una condizione che l’ha messa in decisa difficoltà rispetto all’avversario, soprattutto quando si è trattato di dover rimontare lo svantaggio, vista la maggior capacità di palleggio a favore delle Furie Rosse. Una partita così non avrebbe potuto essere che decisa da un episodio, come puntualmente è avvenuto. Ed è bello che sia stato un vecchio mestierante del pallone come Puyol a dare il successo ai suoi, con la capocciata su calcio d’angolo.
E domenica, vada come vada, sarà una prima volta. La prima volta di un’europea sul trono più in alto in un Mondiale disputato al di fuori dei confini del Vecchio Continente. La prima volta di Olanda oppure di Spagna: per la prima è il terzo tentativo, dopo i due fallimenti del magnifico calcio totale nelle finali del 1974 contro la Germania Ovest e del 1978 contro l’Argentina; per la seconda si tratterà invece di una prima volta assoluta, con l’intento di coronare un biennio fantastico che ha già visto gli spagnoli vincere l’Europeo due anni fa. Un’impresa riuscita, in quest’ordine cronologico, alla Germania Ovest nel 1972 e nel 1974 mentre la Francia vinse prima il Mondiale nel 1998 per poi conquistare il titolo continentale nel 2000. A ogni modo, una finale degna di questa coppa del Mondo, andata comunque al di là delle aspettative sotto parecchi punti di vista.