In Sudan è in atto un colpo di Stato: il generale Fattah Al Burhan, a capo della transizione nel Paese africano, ha annunciato in un discorso tv lo scioglimento del governo e del Consiglio sovrano, l’organismo collettivo (militari e civili) con funzione di capo di Stato nella transizione politica del Paese. Sono queste le esatte parole riportate dall’emittente Al Jazeera e riprese da Rai News, che sottolinea che Al Burhan ha asserito che i militari continueranno con la transizione democratica fino alla consegna del potere a un governo civile eletto.



Nel contempo, i militari hanno assediato l’abitazione del primo ministro del Sudan Abdalla Hamdok, in questo momento agli arresti domiciliari: “Dopo aver rifiutato di sostenere il colpo di Stato, il primo ministro Abdallah Hamdok è stato arrestato dalle forze armate, che lo hanno portato verso un luogo ignoto”. Inoltre, viene sottolineata anche la presenza del vice presidente dell’ex gruppo ribelle Movimento di liberazione del popolo del Sudan-Nord (Splm-N), Yassir Arman, tra le persone arrestate. “L’accesso alle telecomunicazioni è stato limitato, quindi è molto difficile ottenere informazioni su cosa stia succedendo”.



COLPO DI STATO IN SUDAN: INTERNET FUORI USO

A proposito di comunicazioni: internet è stato messo ko in quasi tutto il Sudan, mentre alcuni dimostranti sono scesi in piazza nella capitale, Khartoum, per protestare contro gli arresti, incendiando numerosi pneumatici. Il Ministero dell’Informazione sudanese riferisce che “alcuni uomini in uniforme militare hanno bloccato le strade principali che portano alla capitale e che decine di migliaia di persone stanno tentando di raggiungere la sede del comando generale dell’esercito”.

Una vera e propria sfida ai proiettili: “Almeno 12 persone sono rimaste ferite a Khartoum durante le manifestazioni contro il tentato golpe militare”, ribadisce l’Associazione dei medici sudanesi in un messaggio su Facebook, senza fornire ulteriori dettagli. Intanto, dall’Unione Europea affermano: “Seguiamo con la massima preoccupazione gli eventi in corso in Sudan. L’Ue invita tutte le parti interessate e i partner regionali a rimettere in carreggiata il processo di transizione”.