Dopo aver a lungo puntato in questi giorni sul doodle festivo, Google oggi omaggia invece Sudan rinoceronte, l’ultimo esemplare maschio. Dopo la sua morte Jan Stejskal, portavoce dello zoo di Dvur Kralove, dichiarò che si sarebbe battuto per dargli una prole. «Dobbiamo sfruttare le fantastiche possibilità date dalle tecnologie cellulari utilizzate per conservare le specie criticamente minacciate. Può sembrare incredibile, ma grazie alle nuove tecnologie sviluppate, oggi anche Sudan potrebbe avere una prole». Ma in realtà finora non è stato possibile.
In questi ultimi mesi sono stati fatti diversi tentativi per fecondare in vitro gli ovuli di Najin e Fatu, le due esemplari femmine di questa specie, per poi impiantare i blastocisti in una femmina di rinoceronte bianco meridionale, visto che non sono in grado di portare avanti una gravidanza. Si è quindi deciso di impiantare gli embrioni in “madri surrogate”, ma i primi tentativi sono falliti. (agg. di Silvana Palazzo)
SUDAN RINOCERONTE: NEL 1975 ERANO 700
Google celebra oggi con uno splendido Doodle il mitico Sudan, l’ultimo esemplare di rinoceronte bianco, che scomparve due anni e mezzo fa, a marzo del 2018. Perchè questo nome particolare? Semplicemente, come ricorda Il Post, perchè “abitava” nel parco di Shambe, appunto nello stato del Sudan, quando fu poi catturato nel 1975, quando aveva due anni, assieme ad altri cinque rinoceronti della stessa specie. Una storia di ben 45 anni fa, e in questo lungo lasso di tempo anche lo stato da cui Sudan è originario ha cambiato nome, divenendo “Sud Sudan”.
Secondo le informazioni in possesso dei medici veterinari, il rinoceronte Sudan sarebbe stato l’ultimo della specie bianco settentrionale a essere nato in natura e non in una struttura gestita dall’uomo. Purtroppo da 20 anni a questa parte, precisamente dall’anno 2000, non si è più riusciti a far nascere dei nuovi rinoceronti bianchi neanche negli zoo, e di conseguenza la specie si è lentamente ma inesorabilmente estinta: nel 1975 erano circa 700 gli esemplari di rinoceronti bianchi settentrionali. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SUDAN RINOCERONTE, LA SCOMMESSA DELLA FERTILIZZAZIONE IN VITRO
Se ne parla da due anni e oggi l’eredità di Sudan il rinoceronte bianco viene anche “rintuzzata” dal particolare Doodle, ma in realtà già nel 2019 si pensava a modalità per poter salvare la specie e creare “eredi” dell’ultimo grande esemplare maschio: dopo la morte di vecchiaia a 45 anni, Sudan potrebbe alla fine riuscire a non vedere estirparsi la sua genia grazie all’esistenza delle sole altre creature rinoceronti bianche settentrionali, le due femmine Fatu e Najin. In sostanza, gli scienziati riuniti nel consorzio BioRescue del Leibniz Institute for zoo and wildlife research (Izw) di Berlino stanno pensando alla fertilizzazione in vitro per poter creare gli “eredi” giusti: come ben scrive un reportage di “Lifegate” dello scorso anno, «Il gruppo ha creato uno schema per riformare la popolazione dell’animale attraverso la fertilizzazione in vitro, un processo in cui si fertilizzano gli ovuli in laboratorio, quindi fuori dal corpo dell’animale. Prima della morte di Sudan, per diversi anni gli scienziati del BioRescue hanno prelevato e congelato lo sperma dei rinoceronti bianchi, compreso quello dell’ultimo sopravvissuto, testando la fertilizzazione in vitro per perfezionare la tecnica». (agg. di Niccolò Magnani)
SUDAN RINOCERONTE, WWF: “FU GIORNO DI LUTTO”
La morte di Sudan, l’ultimo rinoceronte bianco settentrionale, era stata accolta ovviamente in maniera drammatica dal WWF, l’organizzazione mondiale in difesa degli animali più famosa al mondo. Isabella Pratesi, Direttore Politiche Conservazione Internazionali di WWF Italia, aveva commentato così, attraverso il sito ufficiale italiano del World Wide Fund for Nature: “Per il WWF oggi è un giorno di lutto. La scomparsa di Sudan non può non essere un momento di attenta riflessione sulla gravissima crisi della biodiversità e la perdita di specie che il pianeta sta subendo”. “Nessuno potrà restituirci l’unicità di questi animali – aveva proseguito l’organizzazione – che come tasselli di un enorme mosaico compongono l’incredibile varietà della vita sulla terra. Rinoceronti, elefanti, tigri e altre specie meno conosciute sono vittime innocenti dei crimini di natura”. Con la morte di Sudan, l’ultimo rinoceronte bianco settentrionale, era andata perduta per sempre una delle cinque sottospecie di rinoceronti, tra l’altro, in tempi brevissimi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SUDAN RINOCERONTE, IL DOODLE DI GOOGLE
Un Doodle speciale quello che oggi Google ha pubblicato sulla sua classica home page, un Doodle dedicato a Sudan, l’ultimo rinoceronte bianco settentrionale. Per un giorno, quindi, Big G “salta” il riferimento alle festività di dicembre in tutto il mondo per lasciare spazio ad una storia decisamente toccante. Il riferimento è infatti a Sudan, il rinoceronte bianco settentrionale, esemplare maschio, morto a marzo del 2018. Una perdita gravissima per il mondo animale ma in generale per il mondo intero, che appunto Google ha voluto celebrare con una splendida immagine dello stesso Sudan dall’altro, con un’ombra maestosa che mette in risalto la maestosità dell’esemplare, rivelatosi però così fragile.
Il rinoceronte bianco era “Morto per complicazioni legate all’età”, avevano spiegato gli operatori dell’Ol Pejeta Conservancy, in Kenya, che si sono quindi dovuti arrendere dopo aver tentato fino all’ultimo di salvarlo. Le sue condizioni si erano in particolare aggravate a causa di un’infezione che lo aveva colpito alla schiena e alla gamba destra, e alla fine lo stesso animale è stato abbattuto e soppresso, per evitare che le sue condizioni fisiche peggiorassero ulteriormente, e Sudan soffrisse ancora di più.
SUDAN RINOCERONTE, L’ULTIMO ESEMPLARE BIANCO SETTENTRIONALE
“Verrà ricordato – avevano aggiunto gli operatori in riferimento al rinoceronte Sudan – per aver fatto crescere nel mondo la consapevolezza della situazione in cui si trovano non solo i rinoceronti, ma anche le altre migliaia di specie a rischio estinzione a causa dell’uomo e delle sue attività”. Il rinoceronte bianco aveva 45 anni, ed ora restano solamente due esemplari femmine di questa specie, Najin e Fatu. Una specie decisamente sfortunata, che popolava alcune aree dell’Africa centrale come il Ciad, il Sudan, l’Uganda, il Congo e la Repubblica Centrafricana (nel 1960 vi erano oltre duemila esemplari), ma che era risultata vulnerabile a causa dei numerosi conflitti armati che preservavano nella zona, e che hanno appunto portato a numerose uccisioni: nel 1984 ne erano rimasti solo 15.