Sugar Tax, primi effetti collaterali di una delle misure contenute nell’ultima Legge di Bilancio che ha introdotto che va a toccare il settore della produzione di bevande zuccherine: la multinazionale della Coca Cola ha infatti deciso di recente un taglio della produzione nei suoi stabilimenti in Sicilia, presso la Sibeg di Catania dove sono stati pure annunciati esuberi per almeno 151 unità di personale. Insomma, anche se da alcune parti si fa notare come le aziende chiamate in causa possano aver voluto sfruttare l’appiglio della Sugar Tax e della Plastic Tax per mettere in atto tagli e delocalizzazioni in altri Paesi già decise da tempo, dall’altra diverse sigle sindacali ora sono sul piede di guerra e contestano a gran voce una delle mini-tasse contenute nella Finanziaria varata dal Governo giallo-rosso che avrebbe come effetto quello di bloccare gli investimenti e di ridurre i volumi di produzione. Come detto tra i più colpiti ci sono i lavoratori della Sibeg di Catania, stabilimento che ha alle spalle una tradizione di diversi decenni nell’imbottigliare e distribuire i prodotti a marchio Coca Cola.
SUGAR TAX, LA COCA COLA ANNUNCIA ESUBERI E TAGLI PRODUZIONE IN ITALIA
Nello stabilimento siciliano infatti pare che in un primo momento la proprietà aveva parlato di esuberi pari a circa il 40% dei lavoratori occupati, lamentando una crescita dei costi di circa venti milioni di euro a seguito del varo della Sugar Tax, mentre successivamente è stata ventilata pure la possibilità di “emigrare”nella vicina Albania di tutti gli investimenti che sarebbero stati pianificati nell’area etnea. Tra l’altro il fatto che venga tirato in ballo il Paese delle due aquile non è casuale dato che nella capitale Tirana esiste già una sede produttiva della Sibeg dove si imbottiglia la Coca Cola: anche per questo motivo, con tale possibilità che appare sempre meno remota, i sindacati hanno chiesto al premier Giuseppe Conte, in un comunicato congiunto con la stessa azienda di proprietà della famiglia Busi, un incontro urgente per capire se ci sia un modo per “attutire” gli effetti della misura contenuta nella Legge di Bilancio 2020. Tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe quella di un abbassamento dell’IVA sulle bibite gassate affinché non sia più al 22% ma questo non dovrebbe cambiare i piani della proprietà ad ogni modo: infatti diversi investimenti verranno spostati comunque a Tirana mentre l’impianto di Catania non verrà chiuso ma resterà “depotenziato” e secondo i Busi questo a causa di Sugar Tax e Plastic Tax.