Una delle più celebri e prestigiose università del mondo e una serie di morti sospette: sembra la trama perfetta per un film thriller, ma purtroppo è la realtà. Una serie di suicidi hanno scosso negli ultimi mesi una delle più antiche istituzioni del Regno Unito, l’Università di Cambridge. Da marzo a giugno 2022, in pochissimi mesi, sono cinque giovani che si sono tolti la vita, uno dopo l’altro, in circostanze ancora da chiarire. Come spiega il Guardian, solo un decesso è stato è stato confermato come suicidio. Per gli altri, invece, si parla ancora di “sospetto suicidio”.



L’Università di Cambridge, uno degli istituti più rinomati al mondo con alle spalle un glorioso passato e un presente altrettanto prestigioso, sta vivendo mesi difficili dopo i casi di suicidio che l’hanno interessata. Le istituzioni accademiche hanno subito spiegato di voler fare chiarezza su quanto accaduto, anche per preservare l’incolumità dei propri studenti, che resta al primo posto. Il vice cancelliere Stephen Toope ha affermato: “Sono profondamente rattristato per quanto accaduto. In questo momento angosciante, i pensieri della nostra comunità vanno alle famiglie e agli amici degli studenti che sono morti”.



Le critiche del comitato studentesco

Il primo decesso all’Università di Cambridge è avvenuto nel mese di marzo. Altre tre morti, invece, sono state registrate nel mese di maggio mentre l’ultima a giugno. Secondo una prima indagine interna condotta dall’università non ci sarebbero legami tra i decessi, come spiegato dal Guardian. Gli studenti, infatti, frequentavano college e indirizzi di studi diversi. Resta comunque un forte sgomento all’interno dell’istituto. Graham Virgo, vicecancelliere senior per l’istruzione, ha affermato: “Siamo scioccati e profondamente rattristati da queste tragiche morti. Tutti questi studenti erano membri stimati della nostra comunità. L’università è in contatto con i genitori per sostenerli in questo momento estremamente difficile”.

Virgo ha proseguito: “Purtroppo a livello nazionale stiamo assistendo ad un aumento di giovani che utilizzano servizi di consulenza psicologica e segnalano problemi di loro salute mentale”. Il sindacato studentesco interno all’Università ha accusato l’istituzione di aver “diluito” il piano di prevenzione al suicidio. Il comitato, in una nota, ha dichiarato: “È sbagliato speculare sulle circostanze che hanno portato alla morte di questi studenti ma non possiamo nascondere il fatto che gli studenti di Cambridge stiano affrontando una crisi relativa alla salute mentale”.

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