La puntata odierna di Domenica In ha accolto in studio una storia di cronaca oltremodo triste, scandita dall’ennesima giovane vita strappata dal viltà e crudeltà di una delle peggiori piaghe sociali, il bullismo. E’ la storia di Andrea Spezzacatena, un 15enne che non è riuscito a superare il dolore, scegliendo la strada del suicidio come reazione a quella violenza psicologica e verbale che ingiustamente ha dovuto subire. In studio sua madre, Teresa Manes: “Ero all’obitorio quando ho scoperto che la morte di mio figlio era diventata un caso di cronaca e ho scoperto dell’esistenza di quella pagina chiamata ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’”. 



Si percepisce una grande forza dalle parole di Teresa Manes, mamma di Andrea Spezzacatena che a soli 15 anni si è tolto la vita a causa del bullismo subito. Una forza che è frutto però di un dolore estremo, disarmante: “Le parole sono pietre, si può costruire; quello che ho voluto fare è un percorso di sensibilizzazione che parte dal libro e arriva anche all’uscita del film”. Nel salotto di Domenica In ricostruisce la storia di suo figlio, partendo da alcune informazioni arrivate al novero della cronaca. “Se è vero che una professoressa mi scrisse una lettera chiedendomi di non dire niente? Mi consigliò di confinare il dolore nel silenzio perchè a suo dire mio figlio aveva mascherato questo disagio così bene che nessuno si era accorto di nulla”.



Teresa Manes, la madre di Andrea Spezzacatena vittima di bullismo a Domenica In: “I segnali e le avvisaglie…”

Teresa Manes, mamma del piccolo Andrea Spezzacatena – 15enne vittima di bullismo – ha sottolineato quanto sia stato difficile percepire il dolore di suo figlio: “Io ho creduto che quei segnali, avvisaglie, fossero legate all’adolescenza; come quando si chiudeva in stanza per un mal di testa. Anche perchè non era un ragazzo che viveva una depressione assurda”. La sua dolorosa esperienza di vita è dunque il motore che l’ha spinta verso un percorso di sensibilizzazione generale, scandito anche dall’uscita del film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’ che si ispira proprio alla tragica storia del piccolo Andrea.



“Da qui nasce la mia volontà di sensibilizzare adulti e giovani perchè dietro quelle chat mi sono accorta di tanta inconsapevolezza, soprattutto nel merito della violenza psicologica e verbale”. Prosegue così Teresa Manes a Domenica In, che poi aggiunge: “Si dicono cose a cui non si dà peso, come se ci fosse una forma di assuefazione. Lui sapeva dell’esistenza di questa pagina, io l’ho scoperto dopo… Era gestita da alcuni ragazzi, erano i primi anni delle tendenze sui social; non c’era consapevolezza del peso di questo strumento”. La madre di Andrea, ragazzo di 15 anni vittima di bullismo, ha raccontato anche l’effetto diretto di quell’esperienza sulla sua persona: “Mi sono lasciata morire quel giorno e sono rinata daccapo; non poteva esserci più la stessa Teresa, doveva avere le spalle più larghe per portarsi indietro tanta roba…”.