LE COMMISSIONI IN REGIONE LOMBARDIA NON APPROVANO LA PDL SUL FINE VITA
Una legge sul Fine vita in Lombardia non può essere possibile perché non è competenza di una Regione decidere e legiferare su una materia così delicata che già è stata “incardinata” con una doppia sentenza della Corte Costituzionale: così si sono espresse le Commissioni Sanità e Affari Costituzionali di Regione Lombardia nella convulsa giornata di votazioni avvenuta ieri a Palazzo Lombardia a Milano. Passa la linea del Centrodestra che, pur senza votare compatta, riconosce la “non competenza regionale” in merito alla proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dall’Associazione Coscioni di Marco Cappato.
A differenza di quanto avvenuto ad esempio in Emilia Romagna con Bonaccini (dove il voto in Aula è stato “bypassato” con un cavillo), il Presidente Fontana si era detto favorevole ad affrontare la legge sul suicidio assistito in Consiglio Regionale seguendo l’iter istituzionale, per definire meglio la prassi in base alle ultime disposizioni della Consulta. E così la pdl “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n.242/2019 della Corte Costituzionale” dopo due mesi di continue riunioni e scontri nelle due Commissioni riunite in Lombardia è giunta alla “resa dei conti” di mercoledì 30 ottobre 2024.
Tre le votazioni avvenute ieri, con esiti opposti: in primo luogo la proposta di legge sul Fine vita non è stata approvata, in secondo è passata la linea proposta dal relatore di maggioranza Matteo Forte (ex consigliere a Milano, ora consigliere regionale con FdI) sulla “non competenza” per legiferare sul suicidio assistito, in terzo luogo è invece stata bocciata la relazione portata dalla relatrice delle opposizioni, anche lei ex consigliera a Palazzo Marino, Carmela Rozza (Pd). Respinti tutti gli emendamenti delle opposizioni, con la maggioranza che ha visto un voto invece favorevole alla legge sul suicidio assistito con l’ex assessore al Welfare Giulio Gallera.
“SUL FINE VITA COMPETE ALLO STATO LEGIFERARE, NON ALLE REGIONI”: COSA PUÒ SUCCEDERE ORA IN CONSIGLIO LOMBARDIA
Come ha spiegato il relatore Forte, le Commissioni di Regione Lombardia non hanno approvato la proposta di legge sul suicidio assistito in quanto la sentenza della Corte Costituzionale non ha stabilito nessun nuovo “diritto”, bensì ha rimandato al Parlamento di legiferare chiarendo i contorni di legge sulla possibilità di “aiuto al suicidio assistito”. In questo senso, non spetta a Regione Lombardia né a qualsiasi altro ente territoriale produrre leggi in tal senso, semmai è compito dello Stato.
Dopo dibattiti e scontri in aula su tematiche che vanno dalla salute al giuridico passando per l’etica e l’opportunità politica, seguendo l’intero iter istituzionale le Commissioni in Lombardia hanno affossato la proposta di legge di Cappato con diverse votazioni rimandando ora all’aula del Consiglio Regionale l’ultimo parere vincolante. Il progetto di legge sul Fine vita infatti viene ora trasmesso al nuovo Pirellone dove deve essere discusso entro il 21 novembre 2024, scadenza ultima dei 9 mesi previsti una volta che il testo è stato assegnato alle Commissioni Sanità e Affari costituzionali.
Dopo le forti difficoltà avute in Veneto con il Consiglio Regionale che in extremis ha bocciato una simile proposta di legge (nonostante il voto favorevole del Governatore Zaia), in Emilia Romagna Bonaccini ha tentato (riuscendoci) di approvare la legge senza il voto finale dei consiglieri. È stato così approvato il suicidio mediamente assistito nei termini della Consulta ma con l’aggiunta di iter e tempistiche più rapide: secondo la legge regionale, devono passare massimo 42 giorni tra la richiesta e l’esecuzione del Fine vita vero e proprio. Quanto avvenuto nei primi mesi del 2024 in Emilia Romagna ha visto sia l’ira del Centrodestra che ha subito presentato ricorso in tribunale, sia la bocciatura della CEI con il cardinale Zuppi (che ha parlato di «inganni» per «impianti giuridici che stabiliscono il diritto alla morte», sia anche la stroncatura dello stesso Cappato che non voleva “linee di indirizzo” ma una vera e propria legge in materia.
LEGGE SUICIDIO ASSISTITO IN LOMBARDIA, LE POSIZIONI TRA FORTE, ROZZA E GALLERA: COS’È SUCCESSO PRIMA DEL VOTO IN AULA
L’iter della Lombardia non è ancora giunto al termine e occorrerà il voto finale del Consiglio Regionale, ma di sicuro il parere votato in Commissione dalla maggioranza di Centrodestra rappresenta un’indicazione netta di quanto potrà avvenire in Aula nelle prossime settimane. Come ha spiegato in una nota il relatore Matteo Forte, la non approvazione della proposta di legge sul Fine vita verrà trasmessa al Consiglio Regionale sottolineando come la Corte Costituzionale non ha appunto stabilito nuovi diritti con la sentenza Cappato-Dj Fabo del 2019, ergo spetta solo al Parlamento legiferare se lo ritiene opportuno. La Regione invece, «si deve occupare di tutela della salute, e non è questo il caso».
Nello specifico, la Consulta con quella sentenza ha dichiarato parzialmente illegittimo un articolo del Codice Penale (il 580 per la precisione, ndr) che riguarda l’agevolazione del suicidio, ma non ha stabilito alcun diritto nuovo sull’aiuto che lo Stato deve fornire a chi sceglie di andare incontro al Fine vita. Contrario il Pd e l’opposizione, con Rozza in Commissione che ha spiegato come invece si debba intervenire anche a livello regionale per «definire aspetti organizzativi del servizio sanitario che, come stabilito dal Titolo V della Costituzione, spettano alla Regione». Gallera (Forza Italia) ha votato continuamente con l’opposizione in quanto era stata decisa libertà di voto ai partiti del Centrodestra, mentre un’altra consigliera di maggioranza, Patrizia Baffi (sempre di Fratelli d’Italia) ha spiegato che la bocciatura sulla proposta di legge per il suicidio assistito è stata decisa per la scelta di continuare a difendere il bene della vita, e al contempo «dare pieno e totale supporto ai malati attraverso servizi e percorsi» già esistenti presso le ASST.
— Matteo Forte (@TeoForte) October 30, 2024