Sul suicidio dell’imprenditore Luca Giuseppe Reale Ruffino avvenuto sabato scorso nella sua abitazione di Milano in via Spadolini, ci sono ancora molti misteri da chiarire. Alcuni di questi probabilmente saranno svelati dall’autopsia, attualmente in corso presso l’Istituto di Medicina Legale di Milano, che dovrà stabilire oltre all’orario esatto della morte anche eventuali patologie gravi e malattie in corso che potrebbero aver spinto il presidente della holding Visibilia a compiere l’ultimo estremo gesto, considerato dalle Forze dell’Ordine al momento come “volontario“.
All’esame parteciperanno anche gli esperti della procura per escludere una possibile “istigazione al suicidio“, la famiglia invece non ha nominato periti di fiducia. Attualmente la voce di una malattia è stata comunque smentita, anche se sono in molti ad aver testimoniato un atteggiamento abbattuto, quasi depresso dell’imprenditore nel periodo recente. Ma ad accertarlo con esattezza sarà solo l’esame autoptico che si concluderà a breve, ma per il quale poi bisognerà attendere la pubblicazione della relazione che potrebbe impiegare più tempo del previsto.
Suicidio Luca Ruffino, per la famiglia è stato “Un gesto inaspettato”
Gli investigatori che indagano sulla morte dell’imprenditore Luca Ruffino hanno controllato tutte le cartelle cliniche e rintracciato i medici confermando per il momento che apparentemente l’uomo non soffrisse di alcun “grave male” che potesse averlo spinto al suicidio con un colpo di pistola. Tuttavia resterebbero da sentire ancora alcuni specialisti, oltre al controllo della polizia su telefoni e computer, che potrebbe contribuire a chiarire alcuni aspetti fondamentali per dare una svolta all’inchiesta o confermare la volontarietà dell’atto.
Per la famiglia, in particolare per i due figli Mattia e Mirko, si tratta di un gesto “totalmente inaspettato“, ma hanno dichiarato di avere piena fiducia nelle istituzioni, e per questo motivo, pur restando assistiti dal legale Fabio Re Ferrè non hanno deciso di nominare consulenti ed esperti di parte per contribuire all’esame autoptico.