La Procura di Milano avrebbe aperto un fascicolo per l’ipotesi di istigazione al suicidio nell’ambito dell’indagine sulla morte di Luca Ruffino, il presidente di Visibilia Editore trovato senza vita poche ore fa nella sua abitazione del capoluogo lombardo. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il cadavere sarebbe stato trovato dal figlio e il manager si sarebbe suicidato nella notte tra sabato e domenica scorsi con un colpo di pistola. L’inchiesta, riferisce l’agenzia di stampa che cita fonti giudiziarie, è “un atto necessario” che consentirà di espletare accertamenti importanti tra cui l’autopsia, prevista nelle prossime ore.
Luca Ruffino, 60 anni compiuti il 24 luglio scorso, era subentrato nella società di Daniela Santanché pochi mesi fa, precisamente nell’ottobre 2022, rilevando le quote dell’attuale ministro e senatrice di FdI. A giugno, ricostruisce TgCom24, sarebbe arrivato a detenerne oltre il 45%, entrando poi nel Consiglio di amministrazione e assumendo la carica di presidente. È quanto avrebbe riferito in una nota la stessa Visibilia Editore, precisando che il ministro Daniela Santanché “non detiene alcuna partecipazione nell’azienda“.
Chi era Luca Ruffino, presidente di Visibilia Editore morto suicida a Milano
Nelle scorse ore, dopo il suicidio di Luca Ruffino è emerso un ritratto del manager 60enne che si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola nella sua abitazione milanese nella notte tra sabato e domenica scorsi. In passato avrebbe militato nell’Udc e nel coordinamento regionale lombardo del Pdl, per poi avvcinarsi a Fratelli d’Italia. Nella sua carriera anche ruoli nei Cda di FerrovieNord, Fiera Milano e Milano Serravalle Engeenering. Tra le sue attività, riporta TgCom24, lagestione dei condomini e la fondazione di Sif Italia, società quotata a Euronext Growth Milano che lo avrebbe visto diventare il primo amministratore ad avere uno studio di amministrazione condominiale quotato in Borsa.
Ansa riporta che persone vicine a Luca Ruffino avrebbero parlato di “gravi problemi di salute” di cui in pochi sarebbero stati a conoscenza. Secondo quanto si apprende, il presidente di Visibilia Editore non avrebbe avuto problemi personali o economici e ci sarebbero pochi dubbi sulla volontarietà del suo gesto. Non è mai stato indagato e non sarebbe mai stato sentito dai pm nell’ambito dell’inchiesta in corso su Visibilia. A trovare il corpo sarebbe stato uno dei suoi due figli che, non avendo sue notizie da qualche ora, si sarebbe recato a casa del padre finendo per fare la terribile scoperta.