Gli investigatori cercano risposte sul suicidio di Luca Giuseppe Reale Ruffino anche nel suo cellulare. Dopo Ferragosto, verrà effettuata la copia forense del dispositivo nella speranza di trovare una traccia precisa sulla morte del presidente di Visibilia. La procura, che procede per istigazione al suicidio, non ha ancora trovato una spiegazione allo sparo esploso sabato 5 agosto dalla Beretta. Il suicidio resta, quindi, carico di misteri, suggestioni e speculazioni, perché Ruffino è il manager che a marzo è subentrato alla gestione della ministra Daniela Santanchè in Visibilia nel tentativo di sanare la situazione finanziaria. Inoltre, l’imprenditore è da sempre considerato, spiega il Corriere, nell’orbita degli ex An di Milano, a partire da Marco Osnato e Romano La Russa (il fratello del presidente del Senato, Ignazio La Russa), con cui ha condiviso l’accusa e l’assoluzione per storie di favori nella gestione delle case Aler. Politica e affari, dunque, si sono sempre intrecciati nella vita di Ruffino.
Tra i contatti comuni a Osnato e Ruffino c’è Alberto Campagnoli, geometra 38enne entrato nel Cda di Visibilia il 13 giugno, il quale compare – non indagato – anche nelle carte dell’inchiesta “Mensa dei poveri” sul presunto sistema di mazzette, appalti e nomine pilotate in Lombardia dall’ex ras di Forza Italia a Varese Nino Caianello. Campagnoli nelle scorse ore, come riportato da La Stampa, è stato ascoltato in questura dai poliziotti della Squadra mobile che stanno provando a ricostruire i motivi del suicidio. Non è stato sentito come membro del Cda di Visibilia, ma come vecchia conoscenza di Ruffino, con cui negli anni aveva spesso collaborato tramite le sue società che si occupano di manutenzione dei condomini. Come lui, sono stati ascoltati altri colleghi di Ruffino in Sif Italia, proprio per cercare di capire, se mai sarà possibile, le motivazioni di un gesto che nessuno al momento è in grado di spiegare.
SUICIDIO RUFFINO: IL GIALLO DELLE ULTIME ORE
La pista della malattia, che era circolata in ambienti politici, è tramontata dopo gli accertamenti medico-legali ed è sempre stata smentita da inquirenti e familiari. Le indagini si concentrano allora sulla pista legata alla sua professione e allo stress. Non è chiaro quanto e se abbiano inciso le recenti vicende di Visibilia, ma a coordinare le indagini, affidate al pm Daniela Bartolucci, c’è pure Maria Giuseppina Gravina, che indaga sul caso Santanchè. Da ricostruire anche le ultime ore di vita di Luca Giuseppe Reale Ruffino, re delle amministrazioni condominiali con la sua Sif Italia oltre che presidente di Visibilia. Non si sa cosa abbia fatto prima di suicidarsi.
In casa c’erano molti mozziconi di sigaretta, segno forse di una giornata impegnativa. Ma il manager 60enne, dopo alcune telefonate ai colleghi, alla compagna Anna e al figlio Mirko, sarebbe uscito per qualche ora, per poi rientrare e decidere di togliersi la vita. “Non ci sono dubbi sul suicidio, ma dobbiamo chiarire le ragioni“, affermano gli inquirenti, come riportato dal Corriere. Per questo l’analisi del cellulare è considerata importante, con tutte le tutele di legge, visto che potrebbero esserci contatti con molti nomi importanti del mondo politico, di cui Ruffino era amico.