Summit Brics, al via oggi a Kazan in Russia l’incontro internazionale dei rappresentanti dei paesi che intendono creare un sistema economico non allineato a quello occidentale. Quest’anno tra partecipanti e candidati che hanno richiesto l’ingresso, saranno in totale 36 i funzionari, un numero di adesioni che non era stato mai raggiunto in precedenza. Con questa occasione, Putin avrà la possibilità di stringere nuove alleanze non solo di tipo economico, ma anche di sostegno alla Russia, soprattutto in un momento in cui il paese inizia a risentire dell’isolamento imposto dalle sanzioni di Usa ed Europa.



Gli incontri ufficiali prevedono l’approvazione di nuovi piani di sviluppo, per il rafforzamento dei sistemi finanziari che hanno principalmente come obiettivo la progressiva esclusione del dollaro dalle transazioni legate alle esportazioni, soprattutto quelle legate alle materie prime energetiche. Si discuterà inoltre dell’introduzione di una valuta comune alternativa per rendere gli scambi commerciali più attrattivi per gli investitori che vogliono sostenere l’economia alternativa dei paesi cosiddetti emergenti, cioè che hanno aumentato negli ultimi anni il Pil grazie alla maggiore valorizzazione delle risorse fondamentali negli scambi mondiali.



Summit Brics a Kazan, Putin: “Il più grande incontro di politica estera mai avvenuto in Russia”

Primo giorno del summit Brics in Russia, oggi previsto l’incontro tra Putin e Xi Jinping, i due leader discuteranno soprattutto della necessità di contrapposizione al sistema finanziario imposto dall’Occidente, con la creazione di una economia alternativa che può dimostrare il valore dei paesi non allineati con le politiche commerciali imposte soprattutto dagli Stati Uniti e dall’Europa. Successivamente il presidente, incontrerà i rappresentanti degli stati già membri che sono principalmente: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.



I nuovi ingressi avvenuti a gennaio 2024 hanno rafforzato ulteriormente le alleanze grazie alla partecipazione di Iran, Egitto, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Ora nella prima riunione, che come ha definito Putin sarà: “Il più grande incontro di politica estera mai avvenuto in Russia“, l’obiettivo primario sarà quello di stabilire nuove partnership per l’approvvigionamento di materie prime strategiche, ma anche dimostrare che l’alleanza può diventare una realtà economica tale da contrastare il predominio del dollaro e dell’euro e indebolire la concorrenza occidentale.