Rishi Sunak, Primo Ministro del Regno Unito, ha affermato nel corso di una intervista a Conservative Home di ritenere che il 100% delle donne non abbia il pene, mettendosi in contrasto con il leader del Partito Laburista, Sir Keir Starmer, il quale all’inizio del mese aveva sostenuto che le persone in questa condizione fossero almeno 1 su 1.000. Il botta e risposta si inserisce nella più ampia discussione sul gender fluid.



Il Governo, in queste settimane, sta infatti pensando ad una riscrittura dell’Equality Act, entrato in vigore nel 2010, che avrebbe alla base l’uso il termine “sesso biologico”. Le nuove norme introdurrebbero numerose limitazioni nei confronti dei trans. “Dovremmo sempre avere compassione, comprensione e tolleranza per coloro che stanno pensando di cambiare il loro genere, ma quando si tratta anche di proteggere i diritti delle donne, i loro spazi penso che la questione del sesso biologico sia di fondamentale importanza”, ha affermato il Premier Rishi Sunak, che appoggia la riforma.



Sunak: “100% delle donne non ha pene”, la discussione sull’Equality Act

Il rinnovo dell’Equality Act del 2010 sta dunque creando numerose polemiche. Rishi Sunak ha ribadito qual è la sua idea, affermando pubblicamente che secondo lui il 100% delle donne non ha il pene. Sir Keir Starmer, leader dei laburisti, non è tuttavia della medesima idea e vuole difendere i diritti delle minoranze in questione.  Anche all’interno del Partito stesso, però, ci sono delle divisioni. La deputata Rosie Duffield ha definito “distopica” la posizione del capo dell’opposizione e lo ha accusato di avere ferito le donne che stanno lottando per evitare l’erosione dei loro diritti.



Il Premier, in tal senso, è intenzionato a sfruttare le divisioni. Sulla riforma, tuttavia, c’è ancora molto da discutere. La vice leader laburista Angela Rayner ha voluto in tal senso calmare le acque, sostenendo che i due scenari non sono in contrasto e che si può trovare un punto di incontro. “Capisco le preoccupazioni delle persone su entrambi i lati della discussione, ma penso che siamo il partito dell’uguaglianza e dobbiamo continuare ad esserlo”, ha affermato.