Rishi Sunak, premier del Regno Unito, è intervenuto sulle colonne del quotidiano “La Repubblica” per commentare le critiche riferite al disegno di legge contro coloro che sbarcano irregolarmente in Inghilterra. “L’immigrazione non è un problema solo britannico, ma europeo – ha esordito il leader britannico –. La nostra collaborazione crescente con la Francia per pattugliare le coste è l’inizio di un percorso molto positivo. In futuro, avere discussioni con l’Ue sull’immigrazione è certamente nei nostri piani, così come con Frontex. Perché la bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Siamo solo all’inizio di un lungo viaggio”.



Matteo Salvini ha lodato la legge anti-sbarchi di Rishi Sunak, definendola “severa ma giusta”. Il premier del Regno Unito, a sua volta, l’ha etichettata come “dura ma giusta. Non credo sia etico continuare a insistere con questo status quo in cui le persone muoiono in mare, come al largo delle coste italiane, sfruttate dalle gang criminali. Anche perché le nostre risorse e generosità per aiutare vulnerabili e bisognosi sono prosciugate da coloro che sbarcano illegalmente”.



RISHI SUNAK: “DOBBIAMO METTERE L’UCRAINA NELLA MIGLIOR POSIZIONE NEGOZIALE POSSIBILE”

Nel prosieguo del suo dialogo con i colleghi de “La Repubblica”, Rishi Sunak ha sottolineato di ritenere la sua linea la cosa più giusta, anche dal punto di vista morale: “È il modo migliore per non far finire i più deboli nelle mani di aguzzini senza scrupoli. Non c’è nulla di compassionevole in questo approccio”. Per quanto concerne l’amicizia con Emmanuel Macron, il premier UK ha detto che “c’è un desiderio reciproco di rafforzare le nostre relazioni e un enorme potenziale. Possiamo fare grandi cose su migranti, sicurezza energetica, cooperazione militare. Non vedo l’ora di avere un legame sempre più forte con Parigi. Macron è una cosa buona”.



Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, il Regno Unito, ha asserito Sunak, continuerà a mettere gli ucraini nella miglior posizione negoziale possibile, aumentando gli sforzi militari per fornire loro un chiaro vantaggio sul campo: Dobbiamo fare il massimo affinché sempre meno Paesi sostengano la Russia. Perciò è necessario un approccio comune, non solo contro la Cina, ma anche per le altre sfide globali che dovremo affrontare, come l’Iran. Non siamo solo vicini, partner, amici. Condividiamo valori e li difenderemo. Noi Alleati non cederemo. Anzi, siamo sempre più uniti su libertà, democrazia e sovranità”.