A dir poco scioccante quanto accaduto di recente in un albergo del Trentino dove una famiglia con un figlio disabile è stata costretta a lasciare l’hotel in quanto il ragazzo dava “fastidio” agli altri clienti. Tommaso si trovava in montagna con mamma e papà, ma la sua condizione fisica non è andata a genio agli altri commensali della struttura alberghiera. «Alcuni ospiti si sono lamentati di suo figlio a cena, vi va se vi sistemo in una saletta un po’ in disparte?». Questo quanto avrebbe detto il direttore dell’hotel alla famiglia del giovane, durante un soggiorno a San Martino di Castrozza in un albergo a 4 stelle. “Volevano sistemarci in una sala isolata – ha denunciato la madre, come riferito dal quotidiano Repubblica – con i vetri oscurati da un mosaico. Di fronte a una richiesta del genere abbiamo deciso di andarcene, ma voglio anche far sapere cos’è successo. Ci metto la faccia perché nessuno subisca più un’umiliazione così”.
La mamma di Tommaso, la signora Cecilia Bonaccorsi, ha 67 anni, è una farmacista in pensione che vive a Roma, ed è l’anima dell’associazione “Con i miei occhi”, dedicata ai disabili della vista che sono affetti anche da altre invalidità. Assieme al marito, Remo Pimpinelli, hanno avuto Tommaso, terzogenito 24enne che soffre della sindrome di Norrie: “E’ un disabile grave ma noi l’abbiamo portato in tutto il mondo e nessuno ci ha mai riservato un simile trattamento”, racconta ancora.
HOTEL IN TRENTINO E LA RICHIESTA ALLA FAMIGLIA CON FIGLIO DISABILE: “NON ACCETTO LE SCUSE”
“La mattina successiva l’albergatrice mi ha preso in disparte. Mi ha detto che una famiglia la sera precedente si era lamentata per la presenza di Tommaso. Anzi, ha detto proprio così: per la presenza di un disabile a tavola. Quindi ci ha proposto una saletta lontana, solo per noi. Ero talmente scossa che sono riuscita solo ad abbozzare”.
A quel punto i genitori di Tommaso ne parlano, prima di decidere di andarsene alla volta di Roma. “Ci siamo sentiti umiliati, offesi, e siamo andati via”. In seguito l’hotel si è scusato con una email ma Cecila ha replicato: “Non le accetto, mi dispiace”.