Cristina Scuccia, il messaggio delle Suore Orsoline: “Le auguriamo tutto il bene

A Verissimo Suor Cristina (ora Cristina Scuccia) ha raccontato la sua nuova vita, segnata dall’addio alla vita monastica e dal ritorno in abiti civili. Una decisione che è stata accolta con indubbia tristezza dalle Suore Orsoline della Sacra Famiglia, che in un primo momento hanno cercato di conservare il silenzio, salvo poi intervenire sulla vicenda. “Non abbiamo nulla da dire. Non c’è proprio niente di cui parlare“, l’iniziale presa di posizione delle Suore, intercettate da Fanpage. Ora, però, è una nota ufficiale firmata da Suora Carmela Distefano a definire meglio il proprio pensiero sulla vicenda.



“Mi dispiace che la stampa nella difficoltà di dare risposte al telefono abbia colto distacco e indifferenza da parte nostra per la scelta di Cristina. Siamo certamente dispiaciute di non averla più tra noi, ma comprendiamo e rispettiamo la sua decisione e le auguriamo tutto il bene possibile per il suo cammino. La sentiremo sempre una nostra sorella e l’accompagneremo con l’affetto e con la preghiera“: con questo messaggio le Suore Orsoline hanno così commentato l’addio alla vita monastica di Suor Cristina, ora per tutti Cristina Scuccia.



Da Suor Cristina a Cristina Scuccia: il racconto a Verissimo

Da Suor Cristina a Cristina Scuccia. A Verissimo l’ex vincitrice di The Voice ha raccontato e spiegato la decisione di abbandonare la vita monastica, senza però rinnegare il passato né la fede in Dio: “Suor Cristina è dentro di me, se sono quella che sono oggi è anche grazie a lei“. Nel salotto di Silvia Toffanin ha anche ripercorso la sua esperienza in monastero: “Sono stati credo gli anni più belli della mia vita, un’esperienza importante e intensa. Oggi ho il sorriso ancora più forte di prima, credo ancora di più nella vita e in Dio, perché Dio è vita“.

Ho scelto a 19 anni di dedicarmi alla vita consacrata con le suore Orsoline“, la confessione in studio. Ora per lei è arrivato il momento di aprire un nuovo capitolo di vita. Con la certezza di aver lasciato comunque un buon ricordo nel monastero che l’ha vista crescere e formarsi, circondata dall’affetto delle Suore Orsoline.