LA TESTIMONIANZA DI SUOR DANIELA DEL GAUDIO SUL TEMA DELLE APPARIZIONI

La fede e il dubbio come armi migliori per capire se le presunte apparizioni religiose siano autentici miracoli o ignobili truffe: lo spiega a “La Verità” suor Daniela Del Gaudio, nominata direttrice del nuovo Osservatorio Internazionale sulle Apparizioni (Oia), per volere della Pontificia Accademia mariana del Vaticano. Dopo che già negli scorsi giorni era intervenuta con altre dichiarazioni in merito alle fortissime polemiche sulla presunta veggente di Trevignano (che asserisce di incontrare ogni 3 del mese la Madonna), la religiosa e docente di Teologia dogmatica racconta al quotidiano diretto da Maurizio Belpietro come è arrivata al particolare e delicato ruolo di osservazione delle presunte apparizioni segnalate da diverse parti d’Italia.



«Una ragazza che sogna di diventare suora si immagina tra i poveri della parrocchia, o magari in missione… Ora questo lavoro così affascinante. Per fortuna non sono da sola, perché l’osservatorio coinvolgerà molte persone competenti: docenti accreditati presso la Santa Sede, esperti mariani o di teologia spirituale di fama internazionale», racconta suor Del Gaudio su come funziona l’Oia. Sono presenti religiosi, laici, medici e avvocati: tutti concorrono per esami di salute fisica-psichica, così come attenzione massima per truffe e circonvenzione di incapaci: diversamente da come viene descritto normalmente, l’Osservatorio non mette il timbro finale sulla veridicità dei miracoli, «È il vescovo della diocesi dove si svolgono i fatti a decidere di volta in volta chi chiamare a fare un esame approfondito». Le apparizioni non sono infatti dogmi di fede e quindi il Papa non viene coinvolto direttamente: «noi studiamo le apparizioni presenti, del passato e future, svolgiamo una funzione supporto».



“VERI VEGGENTI SONO NASCOSTI E UMILI”, PARLA SUOR DEL GAUDIO

In merito alla presunte apparizioni della Madonna, il giudizio di suor Del Gaudio è molto netto: «la Vergine che è stata assunta in cielo alla sua morte con tutto il corpo appare proprio grazie a questo corpo glorioso. Così dice la fede cattolica», ma sono rarissime tali apparizioni, «quelle certificate sono una ventina dall’inizio del cristianesimo». Migliaia e migliaia di segnalazioni ma solo 20 in 2023 anni: come si evince dunque, molti sono dei meri truffatori.

«Falsi veggenti, fenomeni isterici o paranormali: bisogna vagliare, i criteri di autenticità li ha promossi Paolo VI», spiega suor Del Gaudio a “La Verità”spiegando nel dettaglio quali sono le modalità più dirette per valutare la veridicità delle apparizioni. «Primo, se è di utilità per la Chiesa o per il momento: ad esempio, ci sono apparizioni certificate in tempo di persecuzioni o di particolare sofferenza»; in secondo luogo, devono essere eventi che rispettano in pieno la rivelazione di Gesù, dopo quella “pubblica” del Signore finita con la morte degli Apostoli tutte le successive rivelazioni vengono definite “private”. Terzo criterio, forse quello più importante, è il giudizio sui veggenti: «i veri veggenti sono molto nascosti. Umili. Hanno la priorità di tutelare la veridicità del messaggio ricevuto. Non si fanno protagonisti dei media». Il riferimento indiretto ma chiarissimo è ai fatti emersi in queste settimane sulla presunta veggente di Trevignano, Gisella Cardia: quando le viene chiesto, la risposta è molto diplomatica «Non posso dire nulla in merito, è in corso un’indagine. Gli elementi li ho detti, ciascuno può dedurre in attesa di un’ufficialità». Secondo suor Daniela, la fede in Cristo e il dubbio sono gli studenti migliori per distinguere un miracolo da una truffa: «sento l’obbligo morale di non avere pregiudizi, di arrivare alla verità di una constatazione». Secondo Del Gaudio bisognerebbe parlare molto di più dei fenomeni “paranormali”, in quanto il rischio è che poi la gente così si «affida a maghi e sedicenti santoni. Ma come diceva Benedetto XVI bisognerebbe abolire la parola aldilà, perché i santi e i morti non sono da un’altra parte. Sono molto vicini a noi e a volte si mostrano concretamente».