Dalla chiesa al piccolo schermo, Suor Paola si trova bene in ogni dimensione ma attenzione a parlare di lei come una donna famosa. La religiosa, che trent’anni fa è diventata conosciuta in tv come tifosa della Lazio a “Quelli che il calcio”, è stata inserita nella classifica Rai delle 30 donne più potenti della tv. “Ho vissuto tutto con normalità, per me parlare in tv, in una stanza o in una piazza è esattamente la stessa cosa” racconta a Libero.
L’esperienza di “Quelli che il calcio” nacque per mano di Fabio Fazio e Paolo Beldì: “Sono venuti a cercarmi dappertutto, sapevano che allevano i ragazzini a calcio. Io all’inizio avevo detto di no ma andarono a parlare con la mia Madre Generale: ero tranquilla che anche lei avrebbe detto di no e invece mi disse ‘Se sei capace di parlare di calcio, vai pure’. Così da allora, per dodici anni, ho fatto la trasmissione andando negli stati tutte le domeniche”. Oggi la storia è un po’ cambiata perché una suora appassionata di calcio non fa più tanto scalpore. “C’è anche una squadra – racconta lei – che gioca a calcio. Io sono la presidente”.
Suor Paola: “Madonnina di Trevignano? Non è più venuta da noi”
Grande tifosa della Lazio, suor Paola sulle pagine di Libero non può non ricordare anche Eriksson, scomparso da poco dopo una malattia annunciata a gennaio: “Era una persona seria. Rispettava tutti senza darsi arie, come fanno altri. È sempre rimasto una persona semplice”. Parlando di Lotito, invece, la religiosa scherza: “Penso di essere tra le persone che gli telefonano di più”.
Infine, una domanda sulla Madonnina di Trevignano, dopo che suor Paola si era proposta di accoglierla: “Non è più venuta da noi. Cominciarono a mettermi dei paletti sui quali tv e giornalisti potevano entrare e quali no, senza pensare che la Madonna è di tutti. Così ho deciso di prenderne un’altra”.