Qualcuno potrebbe pensare ad uno scherzo, ad un racconto per strappare un sorriso: eppure quella di suor Laura e madre Scolastica, due suore finite sul ciglio dell’aula di tribunale per colpa di 9 asini, tutto è meno che una barzelletta. Individuiamo prima di tutto le protagoniste della vicenda raccontata da Libero: da una parte Maria Laura Cazzaniga, cioè suor Laura, 59 anni; dall’altra Maria Luisa Cordera, cioè madre Scolastica, 67enne, entrambe residenti nell’eremo di Santa Mirofora Maria Maddalena a Fedio, a Demonte, nel Cuneese, andato a fuoco nel febbraio 2018. Le due religiose, che l’eremo l’avevano fondato, erano insieme anche nell’impresa dell’associazione culturale Monteluce, istituita nel 2001, di cui madre Scolastica è presidente e della quale suor Laura era stata vice per quindici anni salvo essere espulsa dalle consorelle motivi “dottrinali“. Proprio Suor Laura, però, è stata denunciata da madre Scolastica perché avrebbe utilizzato la sua vecchia qualifica per appropriarsi in maniera indebita dei 9 asini e portarseli via sostenendo che fossero una donazione da parte dell’associazione Monteluce.
SUORA “RUBA” 9 ASINI A CONSORELLA
Com’è stato possibile? Secondo madre Scolastica, ma anche secondo la Procura di Cuneo, tramite l’inganno ordito da suor Laura. La religiosa, infatti, si sarebbe fatta intestare dall’anagrafe Equidi i nove asini raggirando pure il funzionario pubblico che certificò il cambio di proprietà. Secondo il Tribunale, con la sua condotta suor Laura avrebbe procurato a se stessa “un ingiusto profitto“, il valore degli asini, “recando un danno all’associazione“. Gli asinelli, dal canto loro, dopo il rogo sono stati trasferiti in parte a Magenta e in parte a Roccavione, centro montano in provincia di Cuneo dove suor Laura si è sistemata avviando una nuova attività di allevamento e pet therapy. Come riportato da Libero, la prossima udienza è in programma per il 12 gennaio, ma i legali delle due religiose hanno fatto sapere che le loro clienti hanno “raggiunto un complessivo accordo riguardo le loro divergenze e sono ritornate tra loro armonia e pace come si addice a delle religiose“. Il procedimento, visto che alcuni reati sono perseguibili d’ufficio, andrà avanti nonostante Madre Scolastica abbia ritirato la costituzione di parte civile nel processo, ma è probabile che il giudice tenga conto della ritrovata armonia tra le parti.