Suore sotto sfratto si rifiutano di obbedire e si barricano nel convento: non è la trama né dell’ultimo Sister Act e nemmeno di una fiction tv di bassa lega, nulla di tutto è questo, è semplicemente quanto sta avvenendo in questi ultimi giorni a Marradi (Firenze). Essendo rimaste solo in 4, le suore domenicane del monastero della Santissima Annunziata – per effetto Costituzione apostolica emanata da Papa Francesco nel maggio 2018 – non possono più formare un monastero autonomo e per questo sono state invitate a lasciare la struttura di Marradi, vicino a Mugello. Le tre suore anziane e una novizia però non ci stanno e da 4 mesi non intendono rispondere all’invito di sfratto mandato loro dal Vaticano: dopo un primo tentativo “forzato” nel dicembre scorso di convincerle a desistere, pare – racconta il Quotidiano Nazionale – senza preavviso in questi primi giorni del 2020 una delegazione di un sacerdote e 2 consorelle domenicane si sono presentate in convento per cercare di convincere le 4 “ribelli”.



LO SFRATTO DELLE SUORE (PER VOLONTÀ DEL VATICANO)

Sorella Domenica però, racconta il QN, ha replicato in maniera irremovibile: «Siamo in preghiera, ora non possiamo aprire». Insomma, si sono barricate dentro e da venerdì scorso non aprono a nessuno. Non sono bastati gli inviti al rispetto del voto di obbedienza all’Ordine e alla Chiesa stessa, e neppure il tentativo assai meno “nobile” del taglio della linea telefonica per impedire alle religiose di chiedere sostegno: a difenderle c’è infatti un Paese intero e anche il suo ex sindaco, Paolo Bassetti, tra l’altro cugino del Presidente della Cei Card.Gualtiero Bassetti. L’invito della Chiesa a riunire e accorpare monasteri e conventi – data anche la crisi delle vocazioni – sembra però non sempre convincere appieno suore, monache di clausura e frati diocesani e di vari ordini: il caso delle suore domenicane di clausura di Marradi rientra in uno di questi “casi” e la situazione al momento resta di profondo impasse. «Da tempo – spiega Bassetti, l’ex sindaco di matrice Dc ai cronisti giunti a Marradi – ci stiamo adoperando per evitare che le monache debbano lasciare la Santissima Annunziata come vorrebbe il loro ordine da Roma. A tal fine eravamo anche riusciti ad aggregarlo al monastero domenicano di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, ma quell’affiliazione, concessa a dicembre 2018, è stata poi revocata il 21 maggio scorso senza che fosse mai effettiva». Il paese le difende e si chiede che noia possano dare 4 monache che «Si mantengono da sole con le loro pensioni e non chiedono nulla, riescono a far celebrare la messa e sono sempre disponibili».

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