La variante Omicron preoccupa il consulente scientifico del Ministero della Salute, Walter Ricciardi: il docente di Igiene Pubblica, intervistato oggi dal “Messaggero”, sottolinea come potrebbero volerci ulteriori restrizioni da attuare nelle prossime settimane qualora i contagi continuassero la risalita di questi ultimi tempi.



E così il “Super Green Pass”, le cui regole scattano da domani 6 dicembre, potrebbe essere “allargato” nell’obbligo anche per trasporti e addirittura luoghi di lavoro, di fatto arrivando ad un obbligo vaccinale tout court: «Se sarà necessario, dovremo diffondere l’obbligo del super Green pass. Penso ai posti di lavoro, ma anche al trasporto pubblico locale». Ricordiamo infatti come le regole in vigore da domani costringono al “Green Pass rafforzato” obbligatorio in tutti i luoghi al chiuso che non siano supermercati, farmacie, alberghi, trasporti e luoghi di lavoro: varranno anche in zona bianca e porteranno la validità del Green Pass da 12 a 9 mesi, con aggiornamento automatico del QRCode (per cui non andrà scaricato nuovamente dai cittadini).



RICCIARDI: “SUPER GREEN PASS PER TRASPORTI”. CRISANTI “IRREALISTICO”

Maggiori contagi temuti da Ricciardi in particolare modo dalla diffusione della variante Omicron, al momento presente con soli 9 casi riscontrati in Italia: «Ci preoccupa la grande contagiosità, che sembra superiore a quella della Delta. Ha una rapida propagazione, tale da farci temere nuove turbolenze». Non è ancora dato sapere gli effetti certi del contagio da variante Omicron, ma il consulente del Ministro Speranza replica agli esperti che parlano di effetti più lievi della malattia «Non abbiamo dati per un’affermazione di questo tipo. Dobbiamo vedere gli effetti sulla nostra popolazione. Quella del Sudafrica è profondamente differente, molto più giovane, più rurale». All’invito di Ricciardi di estendere l’obbligo del “Green Pass rafforzato” replica indirettamente il microbiologo professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, Andrea Crisanti, intervistato da “La Stampa”: «irrealistico. Sui trasporti basterebbe rendere obbligatorie le mascherine FFP2».

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