La temperatura di alcune panchine in serie A è sempre più bollente. Non sono in pochi a rischiare di scottarsi malgrado il gelo dell’inverno ormai alle porte. E Rafael Benitez è soltanto il primo di una lista di allenatori che vedono allontanarsi la prospettiva di gustarsi il panettone nel tradizionale rinfresco societario di fine anno. Lo mangeranno sì, ma in famiglia e col dente avvelenato. Detto del caso Inter, dov’è sempre più evidente lo stato di tensione per un flop inimmaginabile dopo l’ultimo triplete (occhio all’ipotesi che conduce a Giovanni Trapattoni nel caso in cui Massimo Moratti scelga un traghettatore fino a giugno, quando il patron concentrerà tutti i suoi sforzi su Pep Guardiola), in altre piazze pullula il gossip relativo al cambio di guida tecnica.
A cominciare da Brescia, dove Beppe Iachini traballa pesantemente. Perché sarà pur vero che quando è il tuo stesso presidente a manifestare pubblicamente fiducia nelle tue capacità, si potrebbero dormire sonni tranquilli. La realtà, tuttavia, racconta di un Corioni seccato da una sequenza di risultati da brividi (2 punti in 9 partite e una sequela di chance buttate via nella ripresa). Ecco perché, a meno di un dietrofront che peraltro nel calcio trova parecchi esempi, il destino del tecnico si deciderà domenica pomeriggio contro il Genoa di Davide Ballardini, curiosamente al centro – domenica dopo il ko casalingo con la Juve – di voci relative a una presunta volontà del presidente Enrico Preziosi (comunque infastidito dalla leggerezza difensiva dei suoi) di tornare sui suoi passi per richiamare subito al timone Gian Piero Gasperini.
Nulla di tutto questo, mentre a Brescia, in caso di mancata vittoria, via Iachini e spazio alla battaglia tra Gigi Cagni, Beppe Papadopulo e Franco Colomba, mentre Mario Beretta, per ora, non è stato contattato. L’ex tecnico del Bologna “corre” anche per la panchina del Cesena in caso di rottura tra Massimo Ficcadenti e il patron Igor Campedelli.
Occhio anche a quanto accade in Puglia. Gigi De Canio, polemiche arbitrali a parte, sembra ancora godere della fiducia della società a Lecce, mentre Giampiero Ventura trova un fedele alleato nella conferma, ribadita ogni giorno che passa dal ds Guido Angelozzi, sulla bontà del suo lavoro nonostante il solo punto conquistato nelle ultime 8 giornate e una marea di assenti tale da far gridare al tifoso della curva: “Andiamo a fare un giro a Lourdes, forse è meglio”. Aspettando, naturalmente, che il Bari venga risistemato a gennaio: mai come nella stagione in corso il mercato di riparazione parlerà sicuramente il pugliese…