CALCIOMERCATO GENOA – Il diretto interessato fa capire che la decisione lo amareggia, anche perché non se l’aspettava. La realtà, tuttavia, racconta una storia diversa. Perché la posizione di Gian Piero Gasperini, secondo e (per ora) ultimo allenatore esonerato in serie A, traballava già dal 12 settembre. Quell’infausta domenica, quando al Chievo bastarono tre ripartenze per “saccheggiare” Marassi, ha segnato probabilmente lo spartiacque decisivo. Enrico Preziosi, presidente fumantino, al fischio finale esplose contro il tecnico di Grugliasco: «Non ci ho capito niente, mi sarei aspettato una partita ben diversa. Questa è una sconfitta pesante. Spero che tutto ciò non accada più».

Tutto il contrario: nelle 8 partite successive il Genoa ha raccolto quattro sconfitte. E così il patron ha preso una decisione “di pancia”: dopo 4 anni di convivenza ricca di tensioni mica da ridere, via il tecnico che ha riportato il Genoa in serie A, di più alle soglie della Champions, con un’esperienza in Europa League che ha comunque riportato il nome dello storico club genovese tra le big del Vecchio Continente.

 Rapporto tra duri, quello tra Preziosi e Gasperini. Entrambi trasparenti nel manifestare sempre il loro pensiero senza giri di parole e senza considerare il rischio di “conflitti” verbali. Eppure la tifoseria genoana sembra aver già assunto una posizione chiarissima: su alcuni forum campeggiano invocazioni del tipo “Preziosi vattene”. I sostenitori non dimenticano un quadriennio ricco di soddisfazioni, su tutte i tre derby consecutivi vinti, roba che da sola pone Gasperini tra gli “eletti” nella storia rossoblù, ma pure il ritorno nella massima categoria da neopromossa, in compagnia di Juventus e Napoli.

 

Poi una graduale regressione, sino al black out di Palermo: 11 punti in 10 giornate sono troppo pochi, per la pazienza – evidentemente già ripetutamente sollecitata – di Preziosi. Che, a conferma di un rapporto sempre più burrascoso, non ha comunicato telefonicamente di persona la sua decisione all’ormai ex tecnico del Genoa. Ci hanno pensato altri dirigenti, le cui scelte “mercatare" spesso non sono state condivise dal Gasp, ad alzare la cornetta e a dire al malcapitato allenatore: «Caro mister, il rapporto s’interrompe qui». E ora buona fortuna a Davide Ballardini, nuovo comandante di una nave che, al netto delle defezioni forzate, va a caccia di nuovi leader. In un ambiente destinato a riscaldarsi ogni giorno di più.