Il capo, a meno di clamorose novità – tipo la perdita da “polli” di uno scudetto a portata di mano -, resterà al timone. Massimiliano Allegri guiderà il Milan della prossima stagione con contratto allungato, come da opzione inserita al momento del suo arrivo a Milanello, fino al giugno 2013 e ingaggio aumentato da 1,5 a 2,5 milioni. Ma nella rosa a disposizione dell’allenatore livornese sono attese novità, per due ordini di motivi: i contratti in scadenza e che, se Galliani non farà dietrofront, non saranno “toccati” fino al termine della stagione; il fair play finanziario di “platiniana“ memoria, che impedirà ai rossoneri (e non solo) di spendere più dei ricavi accumulati. Dunque, meglio sgombrare subito il campo: il sogno berlusconiano di portare Cristiano Ronaldo a Milano (dove, certo, potrebbe sbarcare ma solo per fini pubblicitari o per voglie personali di shopping) è più un desiderio, una “boutade“, che una prospettiva credibile. L’asso portoghese, pagato 94 milioni dal Real Madrid, ha un contratto fino al 2015 ma soprattutto una clausola rescissoria di 300 milioni di euro. Roba che il Milan, per assicurarsi il campioncino dagli addominali tartarugati, dovrebbe vendere mezza squadra, a partire dai big. E qui s’innesta il discorso sulle cessioni dei calciatori a rischio svincolo, su tutti Gennaro Gattuso.
Se l’Anzhi Makhachkala ha offerto davvero un biennale al centrocampista calabrese con tanto di ingaggio intorno ai 20 milioni complessivi, forse il club di via Turati farebbe bene ad accettare in fretta: i russi, che garantirebbero villa, piscina e “cotillons“ (stile Cannavaro a Dubai) al giocatore, sborserebbero qualcosa come 5 milioni per il suo cartellino. Per un giocatore in scadenza tra un anno, la cifra da incassare è considerevole, al pari dei milioni che gonfierebbero le casse rossonere in caso di cessione (difficile, al momento) di Clarence Seedorf ai brasiliani del Corinthians. Filippo Inzaghi, Massimo Ambrosini, Alessandro Nesta e Mark Van Bommel, invece, resteranno al Milan, con contratto allungato almeno di una stagione, mentre per Andrea Pirlo si aprono tre strade: il Chelsea, il Real Madrid o la Roma, guarda caso con Carlo Ancelotti allenatore.
Già, perché alcuni segnali danno il tecnico emiliano comunque lontano dai Blues, anche in caso di successo in Champions, e così la coppia si potrebbe tranquillamente ricostituire ai piedi del Colosseo o nella caliente Spagna, al posto di José Mourinho. Gli arrivi? A parte il discorso da approfondire per Ganso (che, comunque, ha un contratto con clausola rescissoria intorno ai 50 milioni per i club non brasiliani: non poco…), è sicuro – malgrado il recente infortunio al crociato – l’approdo a Carnago di Philippe Mexes, difficile quello del centrale belga Vertonghen dell’Ajax, probabile il rientro di Davide Astori da Cagliari, “chiacchierato” (nel senso di puro e semplice gossip, per ora) l’assalto a Gary Cahill del Bolton. Balotelli? Non arriverà: le voglie di Berlusconi contano più delle aspirazioni di Galliani. E Cassano? Magari diventando papà metterà la testa a posto…