Vladimir Putin ha annunciato che il missile balistico intercontinentale Sarmat sarà “operativo entro la fine dell’anno”. La notizia è stata data dal presidente russo in occasione di un incontro al Cremlino con i diplomati dell’Accademia militare russa. Nel corso del suo intervento, Putin ha comunicato che le forze militari dispiegate in Ucraina stanno già ricevendo in dotazione i nuovi sistemi anti missile S-500. Per quanto riguarda invece il Sarmat, “sono stati effettuati con successo test”.
Adesso la Russia, ha detto il leader sovietico, “rafforzerà ulteriormente il suo apparato militare”. Come riferisce l’Adnkronos, Putin ha aggiunto che “sulla base delle lezioni dei conflitti armati moderni, miglioreremo la composizione delle forze armate. Dovremo impiegare robotica, nuovi strumenti di comando e ricognizione, usare molto di più i droni, sviluppare attivamente armi basate su nuovi principi fisici. Mi riferisco ad armi laser ed elettromagnetiche e di altro tipo. Proseguiranno altresì l’addestramento intenso e la cooperazione con i nostri alleati”.
MISSILE SARMAT, CHE COS’È? LA DESCRIZIONE
Il missile Sarmat, ricorda Adnkronos in questi minuti sulle sue colonne, “ha la gittata più lunga al mondo, fino a 18mila chilometri e può trasportare anche testate ipersoniche con un peso fino a 10 tonnellate. La sua unicità è stata sottolineata in passato dal presidente Putin, secondo il quale il Sarmat ‘non ha analoghi al mondo’. Quest’arma, secondo quanto ha detto Putin il 20 aprile scorso citato dalla Tass nel giorno del test, ‘garantisce in modo affidabile la sicurezza della Russia’ e ‘farà pensare coloro che, nel fervore di una frenetica retorica aggressiva, stanno cercando di minacciarla’”.
Insomma, a parole il numero uno della Russia ha “venduto” Sarmat come un “semplice” deterrente, da usare solo in caso di estrema minaccia, aggiungendo che, per la sua fabbricazione, sono state utilizzate solo unità, componenti e parti russe.