Draghi ha lasciato intendere che il Superbonus 110% non avrà un futuro. Le sue parole hanno infatti creato un certo allarmismo tra le imprese e i contribuenti, disorientati tra proroga della quarta cessione del credito e banche non più interessate all’acquisto dei crediti, all’allargamento della platea dei possibili acquirenti oltre la quarta cessione grazie alla vendita da parte di istituti di credito.
Il premier nel corso della seduta plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo ha dichiarato esplicitamente che è possibile ed è lecito dire di non essere d’accordo sul superbonus al 110%, e di non “essere d’accordo sulla validità di questo provvedimento”.
Superbonus 110%: perchè a Draghi non piace
In realtà le parole di Draghi hanno con sé un’accurata analisi su quello che il Superbonus 110% ha comportato. Se da un lato infatti poteva essere possibile ristrutturare casa a costo zero, dall’altro lato i costi sono più che triplicati e sono finiti direttamente sulle spalle dello stato. Innescando oltretutto una bolla economico immobiliare senza precedenti.
Infatti il premier prosegue dicendo che il 110% pur garantendo un efficentemento energetico, è stato capace di triplicare i costi per la ristrutturazione, giacche questa misura toglie la possibilità di agire in trattativa sul prezzo.
E così Conte se l’è presa.. se non altro perché il superbonus 110% è stata un’idea del MoVimento 5 stelle, che ha avuto anche l’approvazione della lega Nord, fiduciosa che il Superbonus 110% avrebbe ravvivato il settore edile, in crisi già da molto tempo.
Ma dopo queste parole possiamo aspettarci una proroga del superbonus 110% anche nel 2023? È lecito dire di no, ma la normativa attuale è ancora in vigore lo prevede. È probabile dunque che l’applicazione del superbonus 110% sia prorogata solo per i lavori condominiali, ovviamente, salvo un ripensamento di Draghi.
Superbonus 110%: cosa prevede la normativa
Il superbonus attualmente spetta alle villette unifamiliari e agli edifici, per quelle spese effettuate entro il 31 dicembre 2022, prorogato rispetto al termine precedente del 30 giugno 2022.
La proroga attuale del superbonus 110% interviene soltanto se sono stati effettuati dei lavori per il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022.
Tuttavia per i condomini la normativa è differente: se infatti ci sono da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, la detrazione del bonus 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, ma con una percentuale diversa in detrazione:
- Fino al 70% per le spese sostenute nell’anno 2024;
- e il 65% per quelle sostenute nell’anno 2025.