Sono stati varati nella giornata di ieri, 29 luglio, i due decreti attuativi previsti dal Dl Rilancio, riguardanti il Superbonus del 110% sulle ristrutturazioni. Nel dettaglio, si tratta del decreto riguardante i requisiti tecnici, che fissa quindi i massimali di costo e i controlli a campione, nonché quello sulle asseverazioni dei lavori, come fa sapere Il Sole 24 Ore, “che stabilisce – si legge sull’edizione online del quotidiano finanziario – le modalità di trasmissione e le caratteristiche del modulo da inviare agli organi”. Subito dopo la firma è arrivato il commento del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che ha spiegato: “Ritengo che le risorse ci saranno – le parole riferite dall’agenzia Ansa – per portare avanti il superbonus per tutto il settennato della programmazione economica-finanziaria europea”. Il superbonus sarà inoltre collegabile ai progetti da presentare entro il prossimo 15 ottobre alla Commissione “per l’uso delle risorse messe a disposizione dal Recovery fund“.
SUPERBONUS 110%, IL COLLEGAMENTO CON IL RECOVERY FUND
Patuanelli ha poi parlato più specificatamente del decreto riguardante i requisiti tecnici, che “è mosso da un lato dalla volontà di mettere a disposizione dei tecnici tutti gli strumenti utili alla completa attuazione degli incentivi previsti e dall’altro ad evitare un indebito aumento dei costi a carico dello Stato per l’erogazione delle agevolazioni”. In merito al possibile collegamento con le risorse messe a disposizioni dal Recovery Fund, Patuanelli si è soffermato sul raggiungimento degli obiettivi Piano energia e clima (Pnice): “L’efficientamento energetico – ha spiegato a riguardo – è importante: il 35% degli obiettivi di riduzione delle emissioni è legato proprio all’efficientamento energetico degli immobili. E riteniamo che possa essere uno degli elementi da inserire, che duri tutto il settennato, e possa avere le risorse europee. Laddove non riuscissimo a dimostrare che c’è invece un beneficio e quindi non è un costo”.