Il Superbonus scadrà il 31 ottobre 2024. O meglio, in questa data è possibile richiedere il fondo perduto a favore di quei contribuenti che hanno visto ridurre l’agevolazione edilizia al 70% ma il cui reddito non sarebbe sufficiente a terminare i lavori iniziati. L’agevolazione edilizia è passata al 110% all’attuale 70%, con l’intenzione di ridursi ancora di più per gli anni avvenire. Ma che cosa include questo contributo? Quali sono gli interventi ammessi nel fondo perduto?



Superbonus 2024, ultimi giorni e interventi in misura

Il Superbonus 2024 viene erogato a fondo perduto a patto di rispettare determinati requisiti (che vedremo presto). Il contributo è garantito soltanto per gli interventi edilizi contenuti nell’agevolazione principale, tra cui i lavori antisismici, il miglioramento della classe energetica, il sisma bonus, e l’installazione di colonnine per ricaricare i veicoli elettrici e gli impianti di fotovoltaico.



Ogni spesa dev’essere sostenuta al di fuori di una professione, arte oppure attività d’impresa. Il Ministero dell’Economia e della Finanza – con un decreto risalente al 6 agosto del 2024 – ha evidenziato chi sono i contribuenti che potranno beneficiare dell’agevolazione edilizia (rispettando i soliti adempimenti):

  1. Reddito massimo di 15.000€ per l’anno fiscale 2023;
  2. Completamento dei lavori ad almeno il 60% purché gli interventi siano stati oggetto di cessione del credito oppure sconto in fattura;
  3. Interventi edilizi con godimento della detrazione al 70% portati a termine tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.

La procedura per fare richiesta è la solita: accesso al proprio cassetto fiscale tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, sia in modalità autonoma che con delega.



Tutte le informazioni da far presente

Nella domanda da inviare online per aver accesso al Superbonus 2024 e a fondo perduto, occorre inserire queste informazioni:

  1. Codice fiscale del beneficiario;
  2. Codice fiscale del soggetto defunto (qualora si trattasse di un immobile in eredità);
  3. Autodichiarazione che possa comprovare il corretto accesso al fondo perduto.

Quadro A

Nel quadro A vanno indicate le informazioni catastali dell’unità immobiliare sulla quale sono stati effettuati i lavori edilizi. Il tempo dev’essere inerente all’arco temporale previsto dalle condizioni originarie (durata dall’1 gennaio al 31 ottobre 2024).

Quadro B

Nel quadro B vanno inserite le informazioni dei soggetti coinvolti nel bonus edilizio. L’ISEE massimo del 2023 deve rientrare nel tetto massimo di 15 mila euro.

Sezione I e II

Nella sezione I devono essere inseriti tutti i codici fiscali di ciascun componente familiare coinvolto nel Superbonus (in riferimento all’anno fiscale 2023).

All’interno della sezione II dev’essere riportata la data inerente al primo bonifico bancario e ai costi sostenuti in merito all’agevolazione,

La rinuncia

Anche in caso di una eventuale rinuncia (per qualunque possibile motivazione) l’ultimo termine resta il 31 ottobre 2024. In quel caso va barrata la casella che fa riferimento alla rinuncia del Superbonus.