Il governo sta lavorando a delle semplificazioni che permetteranno di estendere il Superbonus anche agli alberghi e alle case oggetto di condono. Come riferito da numerosi organi di informazione nelle scorse ore, a cominciare da IlMessaggero e IlSole24Ore, lo ha annunciato nella giornata di ieri il presidente del consiglio Mario Draghi, in occasione delle comunicazioni alle Camere sul Recovery Plan: «Per il futuro – le parole del primo ministro italiano – il Governo si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021. Già con un decreto a maggio, interveniamo con delle importanti semplificazioni per agevolare la sua effettiva fruizione» in quanto le procedure sono complesse.



La questione del Superbonus è sempre stata giudicata fin troppo complicata, e di conseguenza semplificarla sarà una delle grandi battaglie legate al Pnrr, il piano di rilancio della nostra nazione. Tra l’altro della questione se ne sta occupando anche il ministro della transizione ecologica Cingolani, con l’obiettivo di ridurre gli impedimenti derivanti dalla “stato legittimo”, considerando quindi ammissibili al Superbonus anche coloro che hanno in corso delle “domande di condono edilizio”. Nel caso in cui l’eventuale sanatoria dovesse essere successivamente respinta, scatterà la revoca delle agevolazioni.



SUPERBONUS AD ALBERGHI E CASE IN CONDONO, E LA MISURA SARA’ PROROGATA

L’obiettivo della norma, come spiega la relazione, è quello di evitare “che l’irregolarità» che riguarda una singola unità immobiliare – riporta il quotidiano IlSole24Ore – impedisca alle altre di acquisire la certificazione di stato legittimo e accedere al Superbonus”. Come anticipo sopra e come si legge nella bozza del decreto semplificazioni, si sta lavorando sull’estensione dell’applicazione del bonus agli interventi su immobili classificati come D/2, leggasi alberghi e pensioni. Per quanto riguarda il Superbonus 110%, quasi certa la sua proroga: «al fine di promuovere concretamente la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica – si legge ancora nella bozza – si propone, in primo luogo, di prorogare il regime di agevolazione, dal 30 giugno 2022, al 31 dicembre 2023».

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