Anche chi ha usufruito del Superbonus l’anno scorso e ha dovuto chiedere la detrazione nella dichiarazione dei redditi avrà la possibilità di spalmare il credito in dieci anni, anziché quattro. Lo prevede la nuova legge di Bilancio, che ha inserito un’opzione che consente una dichiarazione integrativa per andare incontro ai contribuenti “incagliati” dalle cessioni. Infatti, il rischio per loro era quello di perdere parte delle detrazioni in quanto in parte incipienti. Infatti, se non si riesce a incassare la rata di rimborso che spetta per un’annualità, questa viene persa definitivamente.



GOVERNO COLMA LACUNA DEL 2022

Questo esempio dimostra chiaramente che il Superbonus, se non viene supportato dalla cessione del credito, è una misura regressiva dal punto di vista fiscale, quindi favorisce i redditi più alti. Il Corriere precisa che la sua simulazione vale sia per l’Irpef dei redditi del 2023 e per quelli di quest’anno, mentre per quelli dell’anno prossimo bisognerà tener conto delle regole messe a punto sulle detrazioni proprio con la nuova Manovra.



La norma del governo Meloni, di conseguenza, serve a colmare una lacuna tra le regole previste due anni fa e quelle attualmente in vigore. Infatti, le spese del 2022 potevano essere rimborsate in 10 anni grazie al decreto Blocca cessioni, il quale però prevedeva il rinvio di un anno dei rimborsi. Quindi, ne è stata fatta richiesta col documento contabile di quest’anno, relativi all’anno scorso. Per quest’anno il rimborso è solo decennale, mentre per quanto riguarda l’aliquota del Superbonus, quest’anno è stata abbassata al 70 per cento.

SUPERBONUS, COSA SUCCEDE NEL 2025

Per quanto riguarda il prossimo anno, il Superbonus sarà consentito solo a chi ha già avviato i lavori. Lo sbarramento è un’altra novità prevista in Manovra, a meno che non subentrino degli emendamenti durante l’approvazione. A partire dal 2025 avrà un’aliquota del 65% e potranno usufruirne solo condomini, persone fisiche di piccole unità immobiliari ed enti del terzo settore, ma a patto che abbiano già avviato i lavori.



A tal proposito, entro il 15 ottobre deve essere stata presentata la comunicazione di inizio lavori, in caso di interventi diversi da quelli dei condomini, la delibera assembleare e la Cilas per i lavori dei condomini e il titolo abilitativo se bisogna demolire e ricostruire gli edifici. Tutti gli interventi partiti dopo il 15 ottobre sono esclusi dal Superbonus.