Il Superbonus si va ad inserire tra le ulteriori agevolazioni previste in ambito edilizio, ma è necessario considerare quali sono i criteri per ottenerlo: tra questi c’è un limite agli immobili. La legge di bilancio approvata a dicembre, infatti, ha prorogato la detrazione, pur con le dovute modifiche. Il problema si pone soprattutto per quei proprietari che sono in possesso di più unità abitative.
Al riguardo è bene fare alcune precisazioni sulla base delle Faq fornite dall’Agenzia delle Entrate. Il caso di specie attiene le singole proprietà abitative, quindi villette o comunque abitazioni isolate e singoli appartamenti. Il limite stabilito infatti per godere della detrazione in oggetto è quello dei due immobili. Questo significa che il Superbonus è applicabile solo nel limite delle due abitazioni, potendo al massimo usufruire di altre agevolazioni edilizie sulle altre proprietà. L’unico “escamotage” per godere per intero del bonus consiste nella richiesta da parte dell’inquilino, nel caso in cui l’immobile sia stato dato in affitto.
Ulteriori precisazioni sul superbonus
Il discorso fin qui fatto sul limite di due immobili per il Superbonus vale ovviamente per qualsiasi tipologia di unità abitativa. Va però precisato che nel caso di parti comuni di edifici condominiali non viene applicato il limite della fruizione dell’agevolazione circoscritta alle due abitazioni. Per ogni altro lavoro invece strettamente riguardante le unità immobiliari occorre rispettare il limite indicato, pena la mancata concessione della detrazione stessa.
L’agenzia delle Entrate inoltre, con riferimento alla richiesta dell’affittuario, ha esteso la stessa possibilità agli inquilini che risiedono nell’immobile anche in base ad un contratto di comodato, purché opportunamente registrato. Infine la possibilità di godere del Superbonus per il tramite della richiesta dell’inquilino prescinde dall’eventuale ulteriore sfruttamento dell’agevolazione da parte del proprietario sulle altre due abitazioni che a lui appartengono. Tutto questo infatti sarebbe legittimo secondo quanto si legge sempre nelle faq dell’erario.