Ennesima nuova truffa legata al Superbonus scoperta dalle autorità, precisamente in quel di Latina. Quella riportata dal Corriere della Sera sembrerebbe però essere una delle più clamorose di sempre, vedendo la sua portata: ben 80 milioni di euro. A sgominare il gruppo di furbetti è stata la guardia di finanza di Latina, nota cittadina della regione Lazio, portando così alla luce un articolato sistema di truffe che attraverso il Superbonus ha permesso di ottenere illecitamente denaro messo a disposizione dallo stato in provincia di Salerno nonché nel sud pontino, nel Lazio meridionale.



In totale le fiamme gialle hanno emesso undici misure cautelari, tutte riguardanti la medesima organizzazione criminale, e tutti personaggi intenti a truffare lo stato senza sosta, arrivando a portarsi a casa illecitamente ben 79 milioni di euro. Diversi sono stati i reati contestati al gruppo, fra cui quelli di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio, così come precisato ancora dal quotidiano di via Solferino.



SUPERBONUS, MAXI TRUFFA A LATINA: NEL GRUPPO ANCHE PLURIPREGIUDICATI

Una volta che i nomi del gruppo sono emersi, si è scoperto che vi fossero alcuni personaggi plurpregiudicati, a cominciare da Giovanni Luglio, che era già stato condannato in precedenza per estorsione e rapina insieme ad un noto esponente del clan Bardellino, noto gruppo criminale campano con base appunto a Salerno. Misura cautelare anche nei confronti di due cosiddette “teste di legno”, e nel calderone è finito anche un consulente del lavoro di Salerno.

Nell’ambito della stessa indagine le forze dell’ordine hanno portato a termine anche trentatre perquisizioni sempre ai danni dei soggetti indagati ed altri. Degli 11 del gruppo criminale, nessuno è comunque finito in carcere visto che 4 sono stati messi ai domiciliari mentre i restanti sette hanno avuto l’obbligo di firma.



SUPERBONUS, MAXI TRUFFA A LATINA: ESEGUITE PERQUISIZIONI E SEQUESTRI

Il gruppo aveva la base operativa a Formia e come specificato sopra, ha sfruttato i regolamenti del Superbonus ottenendo crediti d’imposta in maniera illecita: quando l’ammontare è però divenuto imponente evidentemente qualcuno si è insospettito, dopo di che sono scattate le indagini e alla fine le fiamme gialle sono entrate in azione. Al termine dell’indagine delle autorità, sono stati anche sequestrati numerosi beni, sia mobili che immobili, ma anche denaro contante e degli asset di varie società, per un bottino decisamente ricco.

Si è così conclusa una indagine che, stando a quanto specifica ancora il Corriere della Sera, era partita da lontano, precisamente dal 2022, quando era scattata l’attenzione nei confronti dei soggetti in questione, in quanto gli stessi (quasi tutti), erano già noti alle forze dell’ordine per dei reati di frodi. Una volta raccolte prove a sufficienza sono scattate le misure cautelari, anche se le indagini non sono ancora terminate, visto che si cercherà di capire se qualcuno merita di essere rinviato a processo o meno.