Superbonus ormai fuori controllo: da marzo ad oggi, quindi nel giro di cinque mesi, sono emersi altri 35 miliardi di crediti ceduti o scontati in fattura dalle imprese, che non erano stati previsti nei tendenziali di spesa. Peraltro, 4 miliardi di questi crediti, si sono rivelati fasulli. Quelli irregolari, a fine agosto, sono arrivati a 12,8 miliardi, stando ad un rapporto presentato dall’Agenzia delle Entrate alla premier Giorgia Meloni. In particolare, i crediti legati ai bonus edilizi che sono stati ceduti o scontati dalle imprese in fattura sono cresciuti da 110 a 146 miliardi di euro. Di questi, solo 23 sono stati già compensati. Gli altri 123, che possono essere scontati in un quadriennio, sono in gran parte alla vana ricerca di un compratore. A questo conto vanno aggiunti i crediti che i titolari portano direttamente in detrazione dalle imposte: la stima è di un’altra ventina di miliardi.



La presidente del Consiglio è molto preoccupata, secondo il Corriere della Sera, in quanto i bonus stanno assorbendo le risorse della manovra di bilancio 2024. La bolla che si è creata a causa del Superbonus rischia di creare problemi economici seri. I costi sono moltiplicati. Ad esempio, il bonus per i lavori sulle facciate doveva costare 5,9 miliardi, ma ne sta costando 26, cinque volte di più. Per il Superbonus 110% si prevedeva una spesa di 35 miliardi, ma siamo arrivati quasi a 100 (93 solo di crediti ceduti a fine agosto).



SUPERBONUS: COSTI MOLTIPLICATI, MA LAVORI FERMI

I soldi per il Superbonus pesano sui conti non solo del prossimo anno, ma anche di quelli successivi, limitando i margini della politica economica. A Palazzo Chigi e tra i partiti di maggioranza, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, c’è molto nervosismo contro la Ragioneria generale dello Stato, che aveva stimato il tiraggio dei bonus. Eppure, paradossalmente, il governo potrebbe essere costretto alla proroga. Infatti, entro il 31 dicembre i lavori devono essere terminati, ma sono quasi ovunque fermi. Infatti, molte imprese non riescono più a cedere i crediti acquistati in eccesso e non hanno la liquidità per andare avanti. A fine luglio mancavano all’appello 20mila condomini da completare, con lavori da 20 miliardi.



Se prima le truffe erano quasi completamente legate al bonus facciate, ora saltano fuori anche i crediti fasulli del Superbonus 110%: sono 2,5 miliardi, quindi il 20% del totale. Sono 13 miliardi che qualcuno perderà, non solo truffatori, perché altre perdite miliardarie deriveranno dai crediti in circolazione che non troveranno un acquirente o che per incapienza non potranno essere scontati dalle tasse di chi le detiene. Tenendo conto anche degli inevitabili fallimenti delle aziende edili, il timore del governo è altissimo. “Dovremo occuparci di coloro che, per queste norme, ora rischiano di trovarsi per strada“, ha dichiarato Giorgia Meloni nella prima conferenza stampa dopo la pausa estiva, in cui ha definito il Superbonus la “più grande truffa mai fatta ai danni dello Stato“.