Stop al Superbonus introdotto dal governo Conte per contribuire al rilancio del settore dell’edilizia: è questo l’orientamento che sembra avere assunto Mario Draghi, attualmente in seno all’esecutivo italiano, che avrebbe apertamente manifestato la volontà di archiviare in maniera definitiva tale misura. Certo, le pratiche rimaste bloccate nei meandri della burocrazia non sono poche e, proprio per superare questa fase di impasse totale, dovrebbe presto fare la sua irruzione in scena una semplificazione in materia di cessioni dei crediti.



A riportare tale indiscrezione è il quotidiano “Il Tempo”, che ha evidenziato che tali scelte sarebbero state discusse nel corso della riunione fra il governo e la maggioranza alla Camera, con il capo di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giuseppe Chinè, che avrebbe messo in luce nel corso del consesso le criticità di copertura delle misure.



SUPERBONUS ADDIO: LA MISURA CONTESTATA DA MARIO DRAGHI È PRONTA AD ANDARE IN SOFFITTA

Durante tale rendez-vous, avente come oggetto il Superbonus e i ritardi accumulati nell’espletamento dellepratiche“la disponibilità dell’esecutivo a verificare la possibilità di allargare le maglie del meccanismo delle cessioni del credito, ampliandolo ad altri soggetti oltre alle banche, con la sola esclusione delle persone fisiche”, ha riferito ancora “Il Tempo”.

Non è un mistero, del resto, il fatto che il Superbonus sia da sempre inviso al presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale ha rimarcato a più riprese che la sua formulazione avesse permesso numerose truffe all’erario. Soltanto nelle scorse ore i finanzieri del Gruppo di Frattamaggiore hanno eseguito un “provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Napoli Nord, riguardante crediti derivanti da bonus edilizi e di locazione per oltre 772,4 milioni di euro, vantati da 143 tra persone fisiche e giuridiche, residenti o aventi sede per la maggior parte tra le province di Napoli e Caserta”.