Addio al Superbonus 110%, ma non finiscono le agevolazioni edilizie. Si passa dalla versione extralarge per passare ad aliquote più basse. Ma dall’anno prossimo, ci sono sconti destinati a diventare più convenienti. Si tratta di agevolazioni già in vigore, ma messe ai margini per il Superbonus. Ad esempio, il sismabonus fino all’85%, l’ecobonus per i lavori più pesanti al 70-75%, lo sconto che premia il mix di interventi tra sismico ed efficientemento fino all’85% e il bonus barriere architettoniche, fino al 75%. Hanno tutti una caratteristica: superano, spesso anche di molto, lo sconto fiscale garantito dal Superbonus 2024, che non sarà più disponibile per villette e unità indipendenti, passando al 70% per gli immobili condominiali.



Al netto di eventuali nuove decisioni, in campo ci sono diverse opzioni che, a differenza del Superbonus, puntano in più direzioni. Non solo efficientamento energetico, ma anche la messa in sicurezza sismica e l’accessibilità degli edifici. Proprio il bonus barriere architettoniche, come riportato dal Sole 24 Ore, è destinato ad essere centrale per alcuni interventi più piccoli, perché la percentuale di sconto è molto vantaggiosa ed è spalmata su 5 rate. Inoltre, è possibile scegliere in alternativa alla detrazione la cessione del credito o lo sconto in fattura. Tutti gli sconti, con percentuali molto alte, producono comunque un alto livello di detrazioni. Tramite un’interpretazione estensiva del bonus, confermata dall’Agenzia delle Entrate, è possibile ottenere gli sconti anche per la sostituzione di infissi e il rifacimento di bagni, a patto di rispettare i parametri tecnici indicati in un decreto del ministero dei Lavori pubblici (n. 236/1989).



SISMABONUS ED ECOBONUS, COSA CAMBIA DOPO SUPERBONUS

Vantaggioso anche il sismabonus: le regole cambiano di poco, perché si passa dall’attuale 90% a una percentuale massima dell’85%, in base al tipo di intervento e del numero di classi di rischio che si recuperano. Sono lavori molto complessi, quindi più difficili da realizzare, che il boom del superbonus ha reso più frequenti. Infatti, dagli ultimi dati del ministero dell’Economia è emerso che i cantieri hanno prodotto circa 25 miliardi di crediti fiscali. Passiamo all’ecobonus. Per gli interventi condominiali, su parti comuni ma riguardanti l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda (come un cappotto termico) le spese sono agevolate al 70%.



Invece, se gli interventi raggiungono una qualità media in linea con i parametri stabiliti dal ministero dello Sviluppo economico si va al 75%. Come evidenziato dal Sole 24 Ore, dalla combinazione di questi lavori con la messa in sicurezza antisismica, si arriva fino all’80% o all’85% in base alle classi di rischio che si recuperano (una o due). I bonus hanno regole diverse e burocrazie differenti: questo è un aspetto da tener presente quando si pianificano i lavori.