Nove dei 12 club che avevano aderito al progetto della Superlega (Super League) hanno presentato alla Uefa una «dichiarazione di impegno», sostanzialmente una lettera di scuse. Si tratta di Milan, Inter, Arsenal, Chelsea, Atletico Madrid, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham. Dunque, il documento non è stato firmato da Juventus, Real Madrid e Barcellona. Oltre a definire la posizione delle società, viene ribadito l’impegno alle competizioni UEFA per club e a quelle nazionali per club. Lo ha annunciato la stessa UEFA in un comunicato ufficiale con cui precisa di aver convocato un pannello di emergenza del suo Comitato Esecutivo che ha preso in considerazione lo spirito e il contenuto della “dichiarazione di impegno dei club”. Inoltre, ha deciso di approvare varie azioni, misure e impegni assunti dai club. Di fatto, ciò rappresenta la conferma formale del reintegro di tali club alle competizioni UEFA. Le misure di reinserimento sono state, infatti, approvate in maniera definitiva.
I nove club hanno riconosciuto e accettato che la Superlega è stato un errore, quindi si sono scusati con i tifosi, le federazioni nazionali, i campionati nazionali, i club europei e la UEFA. Inoltre, hanno riconosciuto che il progetto della Super League non sarebbe stato autorizzato da Statuti e Regolamenti UEFA.
SUPERLEGA, I PROVVEDIMENTI DELL’UEFA
Nel comunicato ufficiale si spiega che si riserva tutti i diritti di intraprendere ogni azione che ritiene opportuna contro i club che nonhanno ancora formalizzato la rinuncia alla cosiddetta Superlega (Super League), cioè Juventus, Real Madrid e Barcellona. Di conseguenza, sono stati deferiti agli ordini disciplinari UEFA competenti e rischiano una punizione. Gli altri nove club che hanno invece deciso la “retromarcia” e quindi di rientrare nei ranghi della UEFA dovranno adottare tutte le misure necessarie per porre fine al coinvolgimento nella società istituita per formare e gestire la Super League, cessando qualsiasi azione legale correlata che è in corso. Inoltre, con gli altri club devono donare 15 milioni di euro in totale da usare a beneficio dei bambini, dei giovani e del calcio di base nelle comunità locali di tutta Europa, Regno Unito compreso. Inoltre, ognuno di quei 9 club sarà soggetto alla trattenuta del 5% dei ricavi che avrebbero ricevuto dalle competizioni UEFA per una stagione. Tale importo verrà poi ridistribuito. Previste anche ammende se cercano di giocare in una competizione non autorizzata (100 milioni di euro) o se violano altri impegni sottoscritti nella “Dichiarazione di impegno del club” (50 milioni di euro).