Sembra sempre più complicata l’idea che nasca la cosiddetta “Superlega”, una sorta di Super Coppa dei campioni, che prenda il sopravvento sui campionati nazionali, e a cui partecipi solo l’elite del calcio mondiale. Nelle ultime ore è uscito alla scoperto Aleksander Ceferin, il numero uno dell’Uefa, che ha ribadito, come già aveva fatto in precedenza, la sua ferma opposizione al progetto: “La Uefa ha chiarito in diverse occasioni – le parole rilasciate ai microfoni dell’agenzia Afp – che si oppone fermamente a una Superlega. I principi di solidarietà, promozione, retrocessione e campionati aperti non sono negoziabili. Questo è ciò che fa funzionare il calcio europeo e la Champions League è la migliore competizione sportiva del mondo“. Il progetto Superlega ear stato presentato dal presidente dimissionario del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, che nel contempo aveva ottenuto anche il lasciapassare della stessa squadra catalana, ma la posizione dell’Uefa non lascia spazio a molte repliche.
SUPERLEGA, BOCCIATURA DI UEFA E FIFA, E ANCHE IL MILAN…
Tra l’altro anche la Fifa, la scorsa settimana, aveva detto no alla Superlega, bocciandola definitivamente: “Come presidente della Fifa, sono interessato al Mondiale per club, non alla Superleague – le parole di Gianni Infantino, fermo ai box per coronavirus – quello che conta per me non è Bayern contro Liverpool, ma piuttosto Bayern contro Boca Juniors”. Anche il Milan si è messo di traverso ad un’eventuale creazione della Superlega europea (che interessa in particolare ai club inglesi per una questione di diritti televisivi), e l’amministratore delegato, Ivan Gazidis, in occasione della conferenza stampa che ha fatto seguito all’assemblea dei soci, ha spiegato: «L’attenzione principale del mondo del calcio rimane sullo sviluppo delle competizioni internazionali esistenti. Non ci sono proposte che possono portare a rottura con i campionati nazionali. Il Milan – ha concluso – ha un ruolo attivo in tutte le discussioni e una posizione influente e autorevole in tutti i tavoli di discussioni in Lega Serie A, Eca, Uefa e FIfa».