Una decisione che farà senza dubbio discutere quella presa dalla catena di supermercati britannica Waitrose, che a partire da settembre rimuoverà la data di scadenza da alcuni prodotti alimentari. La dicitura “da consumare entro” verrà eliminata da circa 500 prodotti alimentari freschi. La decisione arriva con uno scopo ben preciso: l’iniziativa ha infatti come obiettivo la riduzione degli sprechi alimentari.



Il gruppo di supermercati eliminerà dunque le date di scadenza da tutti i prodotti freschi, come frutta e verdura preconfezionata da banco frigo, in modo tale che i consumatori valutino la commestibilità dei prodotti senza essere condizionati dalla loro data di scadenza. La rimozione, secondo le stime del programma che ha portato a tale decisione, servirà a risparmiare e dunque a ridurre lo spreco alimentare. Tutto nasce dal Programma d’azione Wrap, lanciato dal governo inglese, che ha come scopo proprio quello di contribuire al risparmio alimentare.

Lo scopo dell’iniziativa

Il Programma d’azione per le risorse dei rifiuti, anche chiamato Wrap, è sostenuto dal governo inglese. Tale programma stima che la rimozione di date su frutta fresca e verdura possa contribuire al risparmio alimentare, salvando l’equivalente di 7 mila sacchetti della spesa nel Regno Unito, come rivela Sky Tg24. Tanti, infatti, gli sprechi. Le patate, secondo le statistiche del Wrap, sono il cibo più sprecato nel Paese. La catena Waitrose è solo l’ultima di supermercati ad aderire all’iniziativa messa in atto per ridurre lo spreco alimentare.
Anche il gruppo Marks & Spencer, dopo un primo periodo di prova, ha deciso di rimuovere la data di scadenza da più di 300 prodotti ortofrutticoli. La prima a farlo è stata però la Tesco, nel 2018, togliendo le date dai cibi freschi. Marija Rompani, direttrice Sostenibilità ed Etica alla John Lewis Partnerhsip, compagnia che gestisce Waitrose, ha spiegato che le famiglie britanniche “buttano via 4,5 milioni di tonnellate di cibo commestibile ogni anno, il che significa che tutta l’energia e le risorse utilizzate per produrle sono andate sprecate. Usando tutto il cibo fresco che abbiamo nelle nostre case, possiamo risparmiare sulla spesa settimanale, che sta diventando una preoccupazione sempre più pressante per molti”.

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