La questione migranti è stata al centro di un acceso scontro tra alcuni sindaci in quota PD e il Governo nel corso delle ultime ore. Sono parecchi, infatti, i sindaci che hanno definito fallimentari le leggi sull’accoglienza degli irregolari, da Matteo Biffoni (Prato), fino al governatore della Puglia Michele Emiliano che ha lamentato l’applicazione dello stato d’emergenza per gestire le ondate, definendolo “un’ipocrisia”.
Davanti agli attacchi, però, il Governo ha deciso di replicare, definendo le polemiche “surreali” e sottolineando che gli attacchi sui migranti sono del tutto ideologici. In merito allo stato d’emergenza, infatti, il Viminale ha detto che si tratta di uno strumento utile proprio ad aiutare i territori in difficoltà, ma che “è stato rifiutato dalle Regioni governate dalla sinistra” con l’effetto di rendere impossibile attuare le procedure accelerare per la creazione di nuove strutture d’accoglienza. Similmente, invece, rispondendo alle polemiche sui migranti under 18, il Governo ha spiegato che attualmente è regolata dalla legge Zampa, parlamentare del PD, che affidò ai Comuni l’accoglienza dei minori non accompagnati, rendendo complicata la verifica effettiva dell’età anagrafica dei giovani che si dichiarano minori solo per sfruttare quella legge.
Governo: “Ora Tunisi deve intensificare i controlli sui migranti”
Contestualmente, lavorando per ridurre il traffico dei migranti, il Governo sta lavorando in queste ore a stretto contatto con la Tunisia, analizzando i dati sulle partenze e collaborando con le autorità locali per intensificare i controlli dai porti di partenza. Secondo Matteo Piantedosi, infatti, seppur i risultati raggiunti fino ad ora siano positivi, non sono ancora soddisfacenti.
“Si può fare di più e meglio”, ha detto il ministro commentando i dati sui migranti, “per raggiungere un obiettivo ambizioso ma allo stesso tempo fondamentale: bloccare tutte le partenze dei barchini gestiti dai criminali”. “Ora a Tunisi viene chiesto un ulteriore passo avanti“, ha detto una fonte del Viminale al Corriere, parlando dei migranti, “incrementare i controlli con un massiccio pattugliamento delle coste e delle acque territoriali in modo da infliggere duri colpi ai trafficanti”. Alla Tunisia, infine, per raggiungere l’obiettivo, viene offerto “ogni supporto necessario”.