Susanna Agnelli è stata la grande protagonista della seconda puntata del programma di casa Rai Tre, Illuminate. A scoprirla attraverso i luoghi in cui ha vissuto e le persone a lei più care, è stata Stefania Rocca. L’attrice si è recata sull’Argentario, uno dei luoghi del cuore di “Suni”, così come veniva chiamata dagli amici, e di cui è stata anche sindaco. “Era libera in tutto – racconta Ilaria Rattazzi, la figlia di Susanna Agnelli – era libera quando si andava a viaggiare, in amore, aveva sempre un progetto ed erano sempre diversi, non erano in uno schema, in uno schema non ci stava”. Susanna Agnelli ha cercato sempre di scrollarsi di dosso quel cognome importante: “Lei ha fatto il percorso di una che ‘Sì vengo da una famiglia che porta un nome ma io sarà Susanna e farò altre cose, altre cose mai state fatte’. La chiamavano la signorina Fiat durante la guerra sulla nave ospedale, i pazienti l’adoravano e la chiamavano così, per fortuna per lei poi è finito dopo”.



Sul suo rapporto con Gianni Agnelli: “E’ stata sempre la sorella di Gianni, e lei voleva essere Susanna e ha fatto cose da Susanna, sue enormi, importanti, ha scritto, ha fatto politica diversamente, credo che sia stato un bell’insegnamento per tutti, arrivava questa donna e spiegava che non poteva stare con lo stesso vestito da mattina a sera, una donna se ha una cena non può cambiarsi solo la camicia ma anche il vestito”. Al di là dell’aspetto del cognome pesante, la sua famiglia per lei era “Importantissima, aveva un rapporto importantissimo col fratello Gianni, si volevano molto bene, si consultavano, era un rapporto molto stretto, importante, di presenza l’uno per l’altro”.



SUSANNA AGNELLI, ILARIA RATTAZZI: “ALCUNE COSE CHE FACEVA…”

Un rapporto molto stretto anche se a volte qualche sua scelta aveva fatto storcere il naso ai famigliari: “A volte non erano visto tante bene alcune delle sue cose – ha continuato Ilaria Rattazzi parlando di mamma Susanna Agnelli – giudicate un po’ audaci, come ad esempio il fatto di aver divorziato, fra le prime in Italia, poi il suo bisogno di indipendenza di fare cose diverse, credo anche l’entrare in politica non sia stato visto all’inizio bene, ma lei era forte e quello che voleva fare lo faceva”.



E ancora: “Mia mamma era una mamma grande, era importante come madre, come presenza, c’era nei momenti che erano difficili, sempre, c’era a sostenerci, a prenderci in giro, c’era a spronarci, era una grande madre. Il suo pensiero era ‘litigate ma entro sera mettetevi a posto’, non bisognava vivere litigando, doveva essere una cosa veloce poi la pace”. Quindi ha concluso: “Le sono molto grata per avermi insegnato educazione, rispettare gli altri, a vedere persone che soffrono ed essere presente, le sono molto grata”.