Susanna Camusso, ex segretario generale della Cgil, protagonista della puntata di oggi de “Le Ragazze” su Rai Tre, è abituata a prendere posizioni sulle questioni più scottanti. La sindacalista, anche ora che ha lasciato il ruolo di leader a Maurizio Landini, non ha rinunciato a partecipare alla vita politica e sociale del Paese. Un esempio? L’offensiva della Turchia nei confronti del popolo curdo. Secondo Susanna Camusso il governo italiano non può più indugiare, come ha ribadito su Twitter poche ore fa:”Caro governo, per passare dalla parole ai fatti, per applicare la legge 185/90, bastano pochi minuti e la volontà di farlo. Finlandia, Norvegia , Paesi Bassi hanno scelto e bloccato la vendita di armi alla Turchia , l’Italia quando? #iostocoicurdi #fattinonsoloparole”. Ecco un esempio del carattere e della decisione che contraddistinguono Susanna Camusso…(agg. di Dario D’Angelo)
Susanna Camusso a “Le Ragazze”
Susanna Camusso è una battagliera che ha spesso puntato il dito contro il mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda la precarietà. Una visione che è frutto del suo lavoro nella Cgil, dove ha lavorato come segretaria nazionale per diversi anni. Non sono rari i suoi interventi sulla crisi economica e i cambiamenti nel Bel Paese, così come sulla violenza alle donne. Anzi, a suo dire anche questa piaga sempre più evidente nell’epoca moderna, passa anche dal mondo del lavoro. Si parla di discriminazione femminile, di una sistema in grado di creare vittime a causa di uno stampo paternalista. Sarà però il lato inedito di Susanna Camusso a raccontarsi a Le Ragazze oggi, sabato 12 settembre 2019, su Rai 3. Non sarà quella figura pubblica che appare spesso in tv e sulle pagine della stampa nazionale, ma la donna che c’è dietro quell’ex sindacalista, la sua vita privata. Lei che si è sempre battuta contro il lavoro a nero, che ha chiesto al governo di prendere provvedimenti, che ha iniziato a coordinare il diritto allo studio durante gli anni Settanta, insieme alla sua militanza nel Partito Socialista Italiano.
Chi è Susanna Camusso: la “lotta” con il padre
Il silenzio per Susanna Camusso è la tomba perfetta per le donne. Per metterle a tacere, per impedire loro di esprimere qualsiasi opinione e per assoggettarle ancora una volta all’uomo. Usciamo dal Silenzio è il nome dell’associazione che, assieme ad altre donne, promuove in parallelo alla sua attività sindacale. Dal punto di vista privato invece si è sposata due volte: l’ultimo matrimonio è stato con il giornalista Andrea Leone, ma anche questo legame si è spezzato con la separazione. “Mio padre aveva già combattuto con me negli anni dell’irrequietezza adolescenziale“, spiega all’Espresso parlando di come la famiglia accolse la sua idea di dedicarsi al sindacato e alla politica. Anche se il genitore cercava sempre di imporre il proprio controllo, Susanna scappava a questo gioco, anche grazie alle tre sorelle maggiori che in qualche modo la proteggevano. “Un lungo conflitto tra generazione, come era normale all’epoca, da cui mi salvò Amintore Fanfani“, aggiunge. Si tratta infatti del legislatore che nel ’75 abbasserà la maggiore età dai 21 anni fino ai 18, permettendo così alla Camusso ed altre ragazze di anticipare l’uscita di casa.