Non sono passate di certo inosservate le parole proferite da Susanna Cerchi, esponente del Movimento 5 Stelle, nonché ex prof di matematica e scienze al momento in pensione, che nel corso di un suo intervento in Aula ha puntato il dito nei confronti del governo Meloni dicendo che: “La cattiveria si paga”.
“Voi – ha proseguito – state facendo mangiare le vostre deiezioni agli italiani”, aggiungendo che col karma non bisogna scherzare visto che prima o poi “la pagherete voi, i vostri figli e i vostri nipoti”. Susanna Cherchi ha quindi proseguito con quelle che secondo Il Giornale appaiono delle minacce più o meno velate: “Gli italiani sono un popolo strano. Mussolini è arrivato a Piazzale Loreto e l’hanno messo a testa in giù. Non dimenticatelo questo”.
SUSANNA CERCHI (M5S), CHOC IN AULA E MASSIMO ZUCCHETTI…
Ma non finisce qui perchè Il Giornale sottolinea, oltre alle parole di Susanna Cerchi, anche quelle di di Massimo Zucchetti, docente del politecnico di Torino, che in queste ore è salito alla ribalta delle cronache in quanto aveva insultato sui social gli ucraini prima della partita valevole per gli Europei di calcio 2024 (attualmente in corso di svolgimento), fra appunto la selezione di Kiev e la Romania.
Dopo la netta vittoria dei romeni per 3 a zero, aveva pubblicato delle frasi choc, precisamente: “Devono andare fuori dai co*lini al più presto – riferendosi appunto ai calciatori ucraini – mi da fastidio solo a vederli. Il loro fuhrerino poi ha bisogno di soldati per difendere la “democrazia” no? Bene, fra poco 22 in più da mandare al macello”. Dichiarazioni che avevano fatto il giro del web e che alla fine hanno indotto lo stesso Massimo Zunchetti a fare un passo indietro e a chiedere scusa. “Chiedo scusa”, afferma lo stesso, come si legge sul sito online del quotidiano Il Giornale.
SUSANNA CERCHI (M5S) E MASSIMO ZUCCHETTI: LE LORO PAROLE FANNO DISCUTERE
Il docente torinese aggiunge di aver chiuso il proprio profilo e di aver postato delle parole che erano sicuramente eccessive. Il prof ha precisato poi di non avere nulla contro il popolo ucraino ne tanto meno con i 22 giocatori che compongono la nazionale. “Ho detto una solenne stupidaggine”, aggiunge in quanto “uno sfegatato del calcio”. A parziale discolpa precisa di aver postato quelle frasi sulla sua pagina personale e non quella da professore, ed inoltre, aggiunge di essere “stato frainteso”. Il suo era un attacco alla guerra in generale e al governo Zelensky, aggiunge, ma non voleva augurare la morte a nessuno.
Il Giornale ricorda come lo stesso professore in passato aveva pubblicato dei post sessisti nei confronti del presidente del consiglio Giorgia Meloni, e oggi se la prende con la “macchina del fango” nonché le minacce di morte che ha ricevuto nelle ultime ore, dopo appunto che il suo post è divenuto virale. Ammette comunque di aver sbagliato e soprattutto di essere dispiaciuto per via del fatto che il rettore dell’università presso cui insegna sia stato messo in mezzo.