Susanna Tamaro racconta la sua malattia: la sindrome di asperger

Susanna Tamaro, ospite de La volta buona, ha parlato della malattia di cui soffre sin dall’infanzia: la sindrome di asperger: “Per me è stata una liberazione perchè ho capito il motivo per cui non funzionavo in molti campi. Ho capito anche i vantaggi che poteva avere e ho calibrato la mia vita in base ai miei problemi, dunque, non faccio più cose che non sono in grado di fare“.



La scrittrice ha poi rivelato come gli eventi pubblici e le riunioni con troppe persone le provochino un danno tale da volerci rinunciare: “I neuroni lavorano in modo totalmente diverso – riprende Tamarro – come dei pazzi. Non riconosci le persone, non capisci cosa dicono, non capisci cosa ti domandano, dunque, è sempre un’ansia perpetua perchè non sai se farai la cosa giusta il secondo dopo“.



Susanna Tamaro: “Parlo della sindrome per aiutare le ragazze che hanno questo problema”

La nota e apprezzata scrittrice, ai microfoni di La volta buona, ha parlato di cosa le sia accaduto dopo essersi recata a una cena in suo onore: “Ci sono andata perchè sono un’anima buona ma per me è stato devastante. Dopo sono dovuta stare due giorni in silenzio e al buio. Poi la dannazione è che io sono simpatica ed empatica, mi piace parlare con le persone, ma lo faccio quando posso“.

E ancora: “Io sofferto fin dall’asilo, è stato un problema grandissimo. Io ho fatto molta fatica a scuola, non sono riuscita a finire gli studi. Una vita molto molto difficile, è per questo che voglio parlare di questa cosa, per aiutare le ragazze che hanno questo problema e spesso non vengono diagnosticate e non guariscono… in realtà non si può guarire, ma ci si può convivere.” Susanna Tamaro aggiunge: “Come scrivo? Scrivo in una casetta di legno, in mezzo al busco e a mano.