La scrittrice Susanna Tamaro, intervistata dal quotidiano La Verità, ha parlato delle difficoltà attuali che riguardano l’aggressività dei giovani, un fenomeno che sfocia in violenza perchè la realtà è ormai distorta dal mondo terribile che viene mostrato attraverso film, videogiochi e supporti digitali come lo smartphone. Un tema che è anche centrale negli ultimi suoi libri, che affrontano proprio questa sfida del riportare i ragazzi ad una corretta relazione equilibrata con la realtà.
Un problema per il quale svolge un ruolo chiave l’educazione, che però purtroppo è minacciata dalla paura che viene trasmessa sia a scuola che in famiglia, in uno scenario dove i bambini si trovano abbandonati davanti a cose orribili e la conseguenza è che: “non vivono la loro vita fisica, hanno timore dell’altro sempre di più, e sono stati espropriati dalla loro realtà di conquistatori dello spazio esterno“. Come viene illustrato in un passo del suo libro nel quale alcuni bambini non ricevono l’approvazione dopo essere arrivati in cima ad una struttura perchè la mamma è impegnata a guardare il cellulare.
Susanna Tamaro: “I bambini oggi hanno paura di tutto e non comprendono la realtà che li circonda”
Susanna Tamaro ha affrontato il tema della realtà distorta dei giovani che provoca violenza ed aggressività riflettendo anche sul fenomeno della mancanza di comunicazione e approvazione da parte della scuola e delle famiglie. In questo modo, dice, si perde il coraggio e il rischio è che la vita sia controllata da uno schermo. “Ora i bambini hanno timore di tutto, perchè vedono le cose terribili del mondo che li circonda senza che nessuno dia loro degli strumenti di comprensione“, afferma la scrittrice, sottolineando anche che questo alla fine comporta anche il calo delle capacità fisiche perchè “I bambini sentono che non ce la fanno e scoraggiati, rinunciano“.
Strumenti utili per migliorare ed imparare ad affrontare la vita con più coraggio, oltre all’educazione potrebbero essere le arti marziali che possono aiutare i ragazzi a gestire gli spazi intorno e trasformare l’aggressività in qualcosa di costruttivo. Il pericolo infatti, come ribadisce Susanna Tamaro, è che oggi nella società i livelli di rabbia sono altissimi, e l’energia va controllata con l’educazione e la cultura, altrimenti la fragilità può esplodere diventando violenza e bullismo.