Insetti e blatte nel sushi a Reggio Calabria. La disgustosa scoperta è stata compiuta dai Nas del capoluogo calabrese nel corso di un’operazione di controllo presso un ristorante etnico della città, che ha condotto al sequestro di ben cinquecento chilogrammi di pesce nell’ambito di un’attività tesa alla repressione della vendita di prodotti ittici nocivi per la salute. In particolare, nell’ispezione i carabinieri hanno individuato presso vecchie celle frigorifere, davvero datate e non adatte alla conservazione dei prodotti alimentari, centinaia di chili di salmone congelato e “spacciato” ai clienti per pesce fresco.
La cosa peggiore, fra l’altro, è che non si è trattato di un caso isolato: purtroppo, circostanze analoghe sono state ravvisate anche nelle cucine e in altre aree del ristorante, con carne priva di tracciabilità e insetti presenti ovunque. Anche la pulizia dei locali lasciava ampiamente a desiderare, tanto che i carabinieri hanno evidenziato che la sporcizia presente al loro interno non era “recente”, ma era lì da diversi mesi.
SUSHI CON INSETTI E BLATTE A REGGIO CALABRIA: CONTROLLI A RAFFICA DEI NAS IN QUESTI GIORNI
Nel sequestro del pesce per sushi “infestato” dalle blatte, si è registrato l’intervento anche del personale del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale. Nel prosieguo della nota diramata dalle forze dell’ordine, è stato peraltro specificato che i Nas, in sinergia con il Ministero della Salute, stanno effettuando una nuova campagna di verifiche accurate anche presso gli stabilimenti balneari e gli esercizi ristorativi, rilevando centinaia di situazioni irregolari proprio nelle zone adibite alla preparazione dei piatti da portare in tavola e alla conservazione degli ingredienti necessari a prepararli.
Anche in questo caso, la Calabria si è ritrovata suo malgrado sfortunata e indesiderata protagonista, con il deferimento del titolare di uno stabilimento balneare di Vibo Valentia: qui, infatti, sono stati trovati durante i controlli 120 chilogrammi di prodotti ittici congelati in cattivo stato di conservazione. Disposta, inoltre, la chiusura di un locale utilizzato come deposito alimentare, privo di misure igienico-sanitarie e strutturali che potessero definirsi adeguate allo scopo.