Suzuki Swace Hybrid ha stile, dotazione, tecnologia e soprattutto efficienza.
In un’epoca dominata dall’elettrificazione, dove nella continua rincorsa alla massima efficienza, le alimentazioni ibride spopolano ed impazzano, la nuova Suzuki Swace Hybrid ha tutto ciò che chiede il mercato e soprattutto, quanto desiderato dagli automobilisti europei.
Ha una lunghezza che supera i quattro metri e sessanta ed un’abitabilità da primato, nonostante sia presente un motore endotermico ed un’unità elettrica, con un pacco batteria posizionato in basso, a tutto vantaggio della stabilità e tenuta, quest’ultima da riferimento.
Foto – Suzuki Swace Hybrid è un’ibrida che punta alla praticità
Non è da sottovalutare la sua capacità nell’offrire una capacità di carico di ben 596 litri e di un piano di carico double face, ovvero da una parte rivestito in pratica gomma antigraffio e dall’altra in una elegante moquette.
Cuore di questa avveniristica ibrida, frutto di un accordo tra il marchio di Hamamatsu e Toyota, è il suo motore endotermico da 1,8 litri, un quattro cilindri in linea aspirato, da 98 cavalli e 142 Nm di coppia massima, che lavora in abbinamento ad un’unità elettrica da 53 kW o 72 cavalli con un pacco batteria da 2,6 Ah.
La potenza massima, frutto della combinazione delle due entità, endotermica ed elettrica, è di 122 cavalli, il che consente alla station nipponica una velocità massima di 180 km/h per uno 0 – 100 km/h in 11,1 secondi.
A fronte di tutto, efficienza e praticità, ma anche e soprattutto spazio, è presente una trasmissione automatica e-CVT a variazione continua.
Tre le modalità di guida disponibili: Eco, Normal e Sport, impostazioni selezionabili dal guidatore, che incidono sulla risposta dello sterzo, cambio ed acceleratore.
Interessante la possibilità di impostare il B-Mode capace di aumentare l’intensità della frenata rigenerativa, in maniera tale da ricaricare le batterie.
Come si comporta su strada la Suzuki Swace Hybrid ?
Comoda, pratica, silenziosa e capace di trasmettere sempre una sicurezza assoluta al pilota, merito di una tenuta elevata, ma anche di un’elettronica presente al momento giusto.
Ciò che colpisce è lo spazio vitale interno, con un’abitabilità da primato, il che consente di affrontare lunghi viaggi, in totale benessere.
Pur essendo un’ibrida leggera, o meglio, una mild hybrid, è possibile percorrere fino ad un chilometro in modalità totalmente elettrica, ovviamente “traguardo” raggiungibile solo in presenza di una ricarica consistente delle batterie.
La spinta è consistente, anche aumentando velocità e giri motore, il comfort acustico non ne risente, merito anche di una voce del motore discreta.
Elevata tenuta ma anche ottima risposta dell’impianto frenante, sempre pronto nel garantire spazi di arresto contenuti.
Una gran bella novità elettrificata che si affianca alla più imponente e costosa Across Hybrid: station o SUV, l’importante è che sia ibrida!
Marco Lasala
ReportMotori.it