Sventato un attacco alla vita di Zelensky. Nel giorno numero 530 della guerra in Ucraina, gli 007 di Kiev hanno annunciato di aver salvato la vita del presidente ucraino. Secondo l’intelligence (SBU), una donna è stata arrestata, accusata di aver aiutato la Russia a pianificare un attentato al Presidente durante una visita a Mykolaiv. Nel comunicato la donna viene descritta come una “informatrice dei servizi segreti russi che stava raccogliendo informazioni sulla prevista visita del presidente nella regione di Mykolaiv”, vicino alla linea del fronte, in vista di un “massiccio attacco aereo”.



La donna, secondo la stessa fonte, lavorava in un negozio di una base militare e “ha cercato di stabilire l’orario e l’elenco dei luoghi dell’itinerario provvisorio del Capo di Stato nella regione”. L’SBU ha diffuso anche una foto sfocata della donna, oltre a messaggi telefonici e appunti scritti a mano sulle attività militari. Come spiegato dallo stesso presidente, l’SBU lo aveva informato del tentativo di attacco.



La donna non è stata arrestata nell’immediato

Volodymyr Zelensky, nel suo canale Telegram, ha spiegato che l’SBU lo aveva informato del tentativo di attacco e lo teneva aggiornato sulla “lotta ai traditori” in Ucraina. Il presidente ucraino si è recato nella regione di Mykolaiv a giugno, dopo lo scoppio della diga di Kakhovka che ha devastato le zone dell’Ucraina meridionale e nuovamente a fine luglio, dopo i bombardamenti. L’SBU ha spiegato di aver adottato “misure di sicurezza aggiuntive” per la visita di Zelensky. La donna non è stata arrestata immediatamente “al fine di ottenere ulteriori informazioni sui suoi `sponsor´ russi e sui compiti a lei assegnati”.



Nel frattempo, i russi continuano ad attaccare la città di Pokrovsk, nel Donetsk. Il bilancio parla di almeno cinque morti e 18 feriti. Intanto Erdogan a breve incontrerà Putin per riproporre la ripresa dei colloqui per raggiungere un cessate il fuoco anticipato.Come spiegato da Kiev, “L’unica ‘base per i negoziati‘ è quella della Formula di pace del presidente Zelensky. Non possono esserci posizioni di compromesso come ‘cessate il fuoco immediati’ e ‘negoziati qui e ora’ che diano alla Russia il tempo di restare nei territori occupati. Solo il ritiro delle truppe russe al confine del 1991″.